Oggi 2 aprile 2011 alle ore 10.00 in Polesella (Ro), presso Villa Selmi, si sono riuniti per discutere del
seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Manifestazione 16 marzo 2011 a Roma;
2. Mediazione e Organismi di conciliazione Unione Triveneta, procedura partecipativa;
3. Riforma professionale, lavori parlamentari: aggiornamento;
4. Regolamento sulle specializzazioni e sulla Formazione professionale continua: aggiornamento;
5. Prossime Assemblee 2011;
6. Richieste patrocini;
7. Varie ed eventuali.
8. Abogados e loro iscrizione agli albi
9. Crediti per l’attività formativa per il prossimo triennio
10. Bandi Pubblici per consulenze legali
Per l’Ordine di Bassano del Grappa il Presidente
Per l’Ordine di Belluno il Presidente
Per l’Ordine di Bolzano il Presidente sostituito dall’Avv. Andrea Pallaver
Per l’Ordine di Gorizia il Presidente
Per l’Ordine di Padova il Presidente
Per l’Ordine di Pordenone il Presidente
Per l’Ordine di Rovereto il Presidente
Per l’Ordine di Rovigo il Presidente
Per l’Ordine di Tolmezzo il Presidente
Per l’Ordine di Trento il Presidente
Per l’Ordine di Treviso il Presidente
Per l’Ordine di Trieste il Presidente
Per l’Ordine di Udine il Presidente
Per l’Ordine di Venezia il Presidente
Per l’Ordine di Verona il Presidente sostituito dall’avv. Pezzo
Per l’Ordine di Vicenza il Presidente
Sono altresì presenti, senza diritto di voto, l’avv. Macherin, Segretario del CNF, l’avv. Del Paggio, Tesoriere
del CNF, l’avv. Carla Broccardo Consigliere del CNF, l’avv. Bertolissi, gli Avvocati Pagotto, Donella e Smania, delegati Cassa Forense, l’avv. Bogoni per l’OUA, l’avv. Ugolini, l’avv. Spata per ANF, l’avv. Mattonetto, avv. Aldo Masserut, avv. Matteo Brovedani, l’avv. Creuso,, l’avv. Vianello, l’avv. Decchino; l’avv. Biasibetti, l’avv. Dal Col, l’avv. Berti, l’avv. Arzignani, l’Avv. Tosini, l’avv. Frutti, l’avv. Ferrarese, l’avv. Giorni, per l’AIGA, i Coordinatori delle Commissioni avv. Casalini, avv. Pallaver e una trentina di altri Colleghi.
E’ presente l’Ufficio di Presidenza dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine dell’Unione, Avvocati
Rosa, De Girolami, Larentis, Zannier, Stella, Muggia, Secchieri, Facchini.
L’avvocato Rosa assume la Presidenza dell’Assemblea. Segretario l’avv. Alessandra Stella.
Constatata la regolarità della convocazione e del numero dei presenti, il Presidente ringrazia i Presidenti presenti e l’Ordine di Rovigo per l’ospitalità.
Il Presidente dell’Ordine di Rovigo porge i saluti, ringrazia il prof. Bertolissi per essere presente all’Assemblea dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine e tutti i presenti ed evidenzia il difficile momento che l’Avvocatura sta vivendo che dovrebbe condurre, per il bene e la sopravvivenza della stessa, al superamento delle diatribe interne. In ragione dell’importanza degli argomenti all’ordine del giorno invita il Presidente dell’Unione a procedere con i lavori programmati.
Il Presidente Rosa, vista l’assenza di Colleghi Dossi, Rosa e Diego, dispone il rinvio della trattazione delle problematiche relative alla Cassa di Previdenza e Assistenza Forense alla prossima Assemblea evidenziando che a breve verrà organizzato un incontro apposito sulle questioni che coinvolgono la Cassa per un confronto con l’avv. Paolo Rosa che si è fatto portatore di numerose osservazioni in merito alla delibera dell’Unione Triveneta nella parte relativa all’assistenza in favore dei pensionati.
Si passa alla trattazione dell’ODG.
1)Manifestazione 16 marzo 2011 a Roma
Il Presidente illustra quanto verificatosi in occasione dell’incontro avvenuto a Capranica che ha riproposto le medesime tensioni già vissute a Genova in occasione del Congresso. Ricorda poi come l’astensione abbia avuto un modesto seguito anche all’interno dell’Unione. In ragione di un tanto evidenzia come prudente e apprezzabile si stata la scelta dell’Unione di non partecipare alla manifestazione. Ricorda poi che l’OUA ha indetto una nuova astensione per le giornate del 14 e 15 aprile. Il Presidente propone che l’Unione si faccia promotrice di una delibera con cui gli Ordini vengono invitati a non aderire alla suddetta astensione proclamata dall’OUA.
2)Mediazione e Organismi di conciliazione Unione Triveneta, procedura partecipativa
Il Presidente ribadisce la posizione del Triveneto e pertanto l’impegno degli Ordini a istituire i propri organismi, scegliendo la strada già percorsa da Trento, Bassano del Grappa e Belluno. Sollecita gli Ordini a proseguire nel cammino intrapreso affinché il prima possibile gli organismi di emanazione forense siano riconosciuti dal Ministero.
Illustra poi i disegni di legge inseriti in cartella e in particolare i progetti presentati dai senatori Valentini e Della Monica volti ad una modifica del procedimento di Mediazione. Illustra altresì il progetto di legge del senatore Centaro.
Intervengono i Presidenti per illustrare circa lo stato dell’arte dei singoli Organismi Rovigo: il Presidente, preliminarmente, ricorda che l’Ordine di Rovigo ha delibero di non aderire alla manifestazione del 16 marzo demandando all’Assemblea la decisione di adesione o meno alla proclamata astensione e che quasi all’unanimità l’Assemblea ha deliberato l’adesione. Quanto all’Organismo di Mediazione il Consiglio ha istituito una commissione apposita per la costituzione dell’Organismo stesso il cui statuto e regolamento sono già stati approvati. Vi è altresì la disponibilità delle aule all’interno del Tribunale. Sono in fase di organizzazione i corsi per la formazione dei mediatori che entro la fine del mese di giugno saranno formati.
Trieste, Udine, Gorizia e Tolmezzo: Il Presidente distrettuale rappresenta che la scelta degli Ordini è stata quella di costituire un’Associazione che ha riunito gli Ordini di Trieste, Udine, Gorizia e Tolmezzo, sia per unità di intenti sia per un contenimento dei costi. Lo statuto verrà formalizzato la prossima settimana avanti il notaio; è già stato approvato il regolamento e vi sono sufficienti mediatori per la richiesta di iscrizione nell’elenco ministeriale.
Pordenone: Il Presidente rappresenta che l’Ordine ha costituito un organismo i cui componenti non sono tuttavia solo i consiglieri dell’Ordine bensì anche Avvocati esterni al Consiglio. La difficoltà sta, tuttavia, nel reperire i mediatori ma entro la prossima settimana sarà pronta la documentazione per l’inoltro della domanda al ministero.
Rovereto: Il Presidente comunica che l’Ordine ha già approvato statuto e il regolamento e che a breve la domanda verrà inoltrata al Ministero
Bolzano: l’avv. Pallaver significa che anche l’Ordine di Bolzano ha già approvato lo statuto e il regolamento e che a breve la domanda verrà inoltrata al Ministero
Venezia: Il Presidente espone che l’Ordine ha stipulato un accordo della durata di mesi 6 con la Camera di Commercio, periodo necessario per verificare la ricaduta reale dal punto di vista finanziario e amministrativo della Mediazione. Gli accordi prevedono che la scelta dell’avvocato mediatore sarà quella privilegiata e si potrà fruire in tal modo della sedi distaccate delle CCIAA che coprono tutto il territorio. Una volta verificate le condizioni l’Ordine valuterà se sussistono la possibilità di organizzare un organismo di conciliazione di emanazione forense.
Trento: il Presidente significa che per quanto concerne la precedente astensione proclamata dall’OUA l’Ordine non ha assunto alcuna decisione limitandosi alla pubblicazione sul sito. Evidenzia, tuttavia, che molti colleghi hanno aderito all’iniziativa. Quanto all’Organismo rappresenta che molte categorie professionali e non hanno manifestato la volontà di rivolgersi all’Organismo dell’Avvocatura e che in una settimana sono state presentate 12 domande. Pone poi l’attenzione su alcune problematiche di natura fiscale invitando gli Ordini, che ad oggi ancora non hanno presentato la domanda di riconoscimento al ministero, a porre particolare attenzione quale, ad esempio, il versamento direttamente all’Organismo dell’indennità di sua competenza ovvero lo scorporo da quella versata al mediatore.
Vicenza: l’avv. Decchino, delegata alla Mediazione, comunica che l’Ordine ha già approvato lo statuto e il regolamento e che la prossima settimana sarà completato il corso dei formazione dei mediatori e che, conseguentemente, a breve verrà richiesto l’accreditamento. Pone poi l’attenzione sul problema evidenziata dal dott. Triscari, del Ministero, circa l’obbligo da parte dell’Organismo di svolgere le sedute di mediazione a prescindere dal pagamento dell’indennità.
Padova: il Presidente comunica che statuto e regolamento sono già stati deliberati e che entro la settimana prossima dovrebbe essere inviata la domanda al ministero per il riconoscimento. Evidenzia che l’Organismo di Padova ha richiesto al singolo mediatore una polizza assicurativa aggiuntiva. Significa poi che anche l’Ordine di Padova aveva valutato una collaborazione con la CCIAA per la difficile gestione dei numeri, ipotesi tuttavia scartata poiché sarebbe, in tal caso, stata preclusa la possibilità di riservare ai soli avvocati l’iscrizione nelle liste dei mediatori. Quanto all’astensione l’Ordine ha solo preso atto dell’ipotesi di astensione dandone comunicazione agli iscritti e lasciando agli stessi ogni decisione.
Treviso: il Presidente ringrazia i propri consiglieri per l’immane lavoro posto in essere volto alla creazione dell’Organismo che è stato già approvato dal Ministero. Entro la prossima settimana l’Organismo sarà operativo. Quanto all’astensione proclamata dall’OUA, l’Ordine ne ha preso atto e ne prenderà atto ma non ci sarà nessuna adesione alla stessa, né diretta né indiretta.
Verona: l’avv. Pezzo comunica che lo statuto ed il regolamento, modificato secondo le ultime indicazioni fornite dal Segretario successivamente all’incontro con il dott. Triscari del Ministero, sono stati approvati.
All’interno del Tribunale sono stati reperiti i locali con l’aiuto del Presidente del Tribunale e la prossima settimana verrà inviata tutta la documentazione al Ministero. Allo stato i mediatori sono 5 ma si sta concludendo il corso di formazione e quindi a breve si avrà un numero maggiore di mediatori. Quanto all’astensione è stata indetta un’Assemblea che è stata molto partecipata e gli iscritti sono stati lasciti liberi di aderire o meno all’astensione che, comunque, è stata molto elevata.
Belluno: il Presidente comunica che l’Organismo è stato accreditato e che entro 10 giorni sarà operativo.
Allo stato i locali messi a disposizione dal Tribunale sono provvisori ma a breve dovrebbero essere reperiti locali definitivi. I mediatori formati sono 18 e i corsi di formazione sono in itinere. Quanto all’astensione gli iscritti sono stati lasciati liberi di aderire ma che l’adesione che è stata minoritaria.
Bassano del Grappa: il Presidente comunica che l’Organismo è stato riconosciuto e tra 10 giorni sarà operativo. I mediatori sono 30 ed i locali sono stati reperiti all’interno del Tribunale. Quanto all’astensione l’Ordine non ha aderito limitandosi a comunicare agli iscritti la decisione dell’OUA e lasciando agli stessi libertà di agire.
Il Presidente Rosa ricorda i problemi deontologici collegati alla figura del Mediatore e che al fine di risolvere gli stessi si è pensato di chiedere alcuni chiarimenti al CNF riportati nel documento 16 della cartella di cui viene data lettura. Vi è, ad esempio, il problema correlato agli onorari che l’avvocato potrà chiedere al cliente che assiste durante gli incontri di mediazione. Ribadisce la necessità che gli avvocati si impegnino per il buon funzionamento dell’istituto. I Presidenti concordano sull’opportunità di invio al CNF dei quesiti formulati.
Prende la parola il Segretario del CNF, avv. Mascherin, che evidenzia il grande impegno che il CNF, anche con l’aiuto dei nuovi consiglieri, sta profondendo in favore dell’avvocatura tutta e comunica che l’avv.Broccardo è stata nominata ai vertici della Scuola Superiore dell’Avvocatura. L’avv. Broccardo prende la parola e illustra i lavori svolti dalla commissione di deontologia che a breve elaborerà una proposta che sarà presentata al CNF che prevede l’introduzione di un articolo ad hoc proprio con riferimento alla Mediazione.
Prende la parola l’av. Ferrarese che affronta la questione privacy e ricorda che come gli Ordini hanno adottato un regolamento per la protezione dei dati anche gli Organismi dovranno avere un regolamento. Sarà così necessario integrare i regolamenti già adottati per quanto concerne gli Ordini e per quanto concerne gli Organismi, che sono enti pubblici autonomi, a loro volta dovranno dotarsi di regolamento e adottare le cautele per il rispetto dei dati sensibili. Evidenzia poi che, per motivi di giustizia, vi possano essere esenzioni particolari (art 18 e 22) ditalchè propone di richiedere al garante della privacy che gli Organismi possano usufruire delle esenzioni specifiche. L’avv. Ferrarese viene delegata a predisporre il quesito al Garante.
Prende la parola l’avv. Grasso che, per quanto concerne l’astensione, nel rimarcare la necessità che gli ordini assumano un comportamento omogeneo, ribadisce che l’astensione non può essere considerato uno strumento idoneo per far valere le proprie ragioni. Suggerisce quindi che, in ragione dell’impossibilità per gli Ordini, rappresentanti istituzionali, di esprimere una posizione politica, sia il Triveneto ad assumerla, posizione diversa da quella manifestata dall’OUA.
Prende la parola l’avv. Tosini, di Rovigo, il quale pur condividendo la necessità che l’avvocatura si muova per organizzare i propri organismi ricorda le singole problematiche connesse alla Mediazione quali le questioni relative alla competenza, agli onorari, all’obbligatorietà. La legge è pertanto giustamente contestata e l’astensione è uno strumento idoneo per tentare di arginarla. E’ con piacere che ricorda che il proprio Ordine, ha aderito all’astensione, unica manifestazione con abbia una certa efficacia. Ricorda poi le altre iniziative assunte dall’Ordine di Rovigo quali il coinvolgimento della cittadinanza per spiegare la posizione dell’avvocatura con riferimento alla mediazione. Esprime poi il timore che l’avversione nei confronti dell’astensione nasconda in realtà un’avversione non allo strumento in sé ma ai vertici del’OUA e in particolare al suo Presidente. Ricorda che l’OUA è nata nel 1992 a Venezia e che non può essere data come finita: l’associazione va salvata e occorre riflettere sulla necessità che venga mantenuta.
Il Presidente Rosa ricorda il video sull’Assemblea tenutasi a Capranica e ritiene che il messaggio proposto si negativo per l’avvocatura. Altre categorie professionali, quali i commercialisti, si sono organizzate, anche in danno dell’avvocatura, con riferimento alla Mediazione e gli avvocati non possono far passare il messaggio di essere contro il nuovo istituto perché il rischio è quello di perdere il lavoro. E’ necessario che il messaggio dell’avvocatura sia di serietà e non deve diventare un messaggio politico a favore di De Tilla. Ribadisce l’opportunità che l’Unione assuma un deliberato di non adesione all’astensione, ovviamente con libertà dei singoli iscritti di scelta, invitando altresì gli Ordini a costituire i proprio organismi. Questa decisione non è una scelta contro l’OUA ma una scelta dell’Avvocatura per l’Avvocatura.
L’avv. Gaggioli condivide il pensiero dell’avv. Tosini e suggerisce che l’Unione mantenga una posizione istituzionale, non aderendo all’astensione per questo motivo e non per motivazioni politiche. Diversamente l’Avvocatura si spaccherà. E’ necessario che la rappresentanza dell’OAU cambi ma l’associazione deve continuare a vivere e rappresentare politicamente l’avvocatura.
Il Presidente Rosa ricorda le minacce di De Tilla e l’invito da questi rivolto ai Presidenti che hanno deliberato la costituzione degli Organismi di dimettersi. Il messaggio dell’avvocatura deve essere positivo, gli avvocati si battono per correggere le criticità ma si debbono rendere parti attive per la costituzione degli organismi. Ricorda poi come molte associazioni forensi ritengono che l’astensione sia una forma superata di protesta.
L’avv. Bianchi Bridda condivide il pensiero del Presidente Rosa. Contesta le affermazioni di De Tilla circa la richiesta di dimissione dei Presidenti. Il messaggio dell’avvocatura deve essere propositivo se non si vuole lasciare nelle mani delle società private la mediazione.
Prende la parola l’avv. Bogoni, rappresentante dell’OUA, che evidenzia come al momento della votazione nessuno dei delegati del Triveneto ha votato a favore dell’astensione ma la maggioranza a prevalso. Chiede che l’assemblea del Triveneto mantenga una posizione neutra e non contro l’astensione poiché un messaggio del genere spaccherà l’avvocatura.
Prende la parola l’avv.Altieri, consigliere dell’Ordine di Rovigo, che ricorda i diversi compiti tra le istituzioni e organi di rappresentanza politica manifestando il proprio assenso alla forma dell’astensione dalle udienza. Critica la media conciliazione, dramma che coinvolge l’avvocatura, evidenzia come non si sia capito sin dall’inizio gli effetti devastanti. Bisogna dare un messaggio ai cittadini e far comprendere che il tema vero è quello del rapporto tra i meccanismi della giustizia e le strutture che sono a disposizione per farla funzionare, assolutamente insufficienti. Suggerisce che anche i privati, imprenditori, investano nella giustizia e ricorda gli stipendi esagerati dei politici. Purtroppo il sistema adottato è quello di ragionare sulle modalità e non sulla sostanza dei problemi. Per questo motivi è stata varata la media conciliazione. Il messaggio che dovrà essere lanciato con le astensioni dovrà essere molto forte acchè l’opinione pubblica capisca che l’avvocatura agisce non nell’interesse della categoria ma per il rispetto di un nuovo sistema giudiziario
L’avv. De Girolami contesta la presa di posizione dell’OUA di contrarietà ad una legge dello Stato e gli inviti ai consigli di non istituire gli organismi . Il lavoro svolto è stato improbo, impegno che non può essere svilito dall’attacco ad una legge dello Stato. Non ha paura che l’avvocatura appaia divisa ed è bene che l’opinione pubblica sappia che ci sono avvocature diverse. Evidenzia poi il proprio disappunto nei confronti dell’avvocatura che, dal congresso di Genova, si è battuta solo per la mediazione tralasciando il problema ben più grave della riforma della professione.
L’avv. Locatelli evidenzia che l’Ordine di Padova è contrario che gli ordini manifestino adesione all’astensione dalle udienza e chiede che neppure l’Unione assuma una decisione sul punto, Concorda con l’avv. De Girolami sulla necessità di costituire i propri organismi ma sarà necessario battersi per la modifica della legge ricordando come solo in Italia sia obbligatoria. E’ necessario attivarsi per un percorso volto alla modifica della norma per renderla migliore in modo che il sistema possa veramente funzionare.
L’avv. Bonazzi consiglia di scindere la mozione proposta in due parti. Sarà necessario, infatti, evidenziare che la mediazione è uno strumento inidoneo e viziato da profili di legittimità ma è legge dello Stato ma deve essere l’avvocatura a gestire gli organismi per la funzione sua propria. Quanto all’astensione, invece, questa, come tutte le forme di protesta, deve essere demandate all’assemblea che dovrà decidere se partecipare o meno.
Dopo ampia discussione e confronto viene approvata all’unanimità la seguente delibera:
L’Assemblea dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati,
ritenuto
che la mediazione è legge dello Stato ed è doveroso darvi rispetto;
che gli organismi forensi, per la loro composizione, sono quelli che offrono le maggiori garanzie al cittadino per professionalità ed imparzialità;
che la legge presenta una serie di criticità per le quali sono già stata presentati due progetti di legge di modifica;
pur non essendo compito dei Consigli dell’Ordine esprimere valutazioni politiche contingenti, l’Unione Triveneta ritiene opportuno invitare i propri delegati all’OUA ad adoperarsi perché individuino forme alternative all’astensione dalle udienze nel rispetto del prestigio e della funzione costituzionale dell’Avvocatura
3) Riforma professionale, lavori parlamentari: aggiornamento
Prende la parola l’avv. Mascherin, che evidenzia come il CNF sia sempre felice di essere invitato alle Assemblee del Triveneto e ricorda i diversi ruoli istituzionali e politici evidenziando come il CNF svolga politica istituzionale. Ricorda la necessità di valutare l’opinione pubblica e quanto a sua volta l’opinione pubblica impatti con la politica, Il CNF non fa valutazione sulla scelta di astenersi ma certo è che l’avvocatura è sotto attacco da parte della politica, dei media, dei cittadini e delle altre professioni. Comunica che lunedì prossimo uscirà sul sole 24 un’intervista rilasciata dal CNF in difesa degli attacchi dalle altre professioni. Il CNF ritiene che, nel rispetto delle leggi dello Stato, l’avvocatura trasfonda il messaggio che è proprio l’avvocatura ad aver inventato e coltivato la mediazione. E’ necessario che i cittadini comprendano che prima di tutto gli avvocati tentano la mediazione e solo se questa non riesce si adisce l’autorit�
giudiziaria. Il CNF sta lavorando con un approccio costruttivo all’istituto che non prescinde dalla critica parallela che si sta portando avanti spiegando ai cittadini i pericoli, quali, ad esempio, il riciclaggio di capitali malavitosi ovvero che gli organismi possano essere controllati dalla banche. I problemi collegati alla competenza e all’obbligatorietà faranno si che difficilmente il sistema messo in atto possa funzionarie ma a fronte di una politica irresponsabile l’avvocatura dovrà dimostrarsi responsabile e quindi la mediazione deve essere gestita dagli avvocati. E’ necessario valutare quale posizione è più pagante ora per l’avvocatura.
Ricorda che il 30 marzo vi è stata l’inaugurazione dell’anno giudiziario forense e ricorda che l’anno 2011 è stato proclamato anno dell’avvocatura. Il CNF ha allestito 3 mostre itineranti che potranno essere richieste dagli Ordini per organizzare iniziative collegate tra ordini scuole e associazioni ch permettano di far comprendere la figura dell’Avvocatura. Descrive le tre mostre: una su Gandi, avvocato, indirizzate alle scuole; una, di grande impatto, su Fulvio Croce, avvocato ucciso dalle Brigate Rosse; una sugli avvocati ebrei e leggi razziali, categoria di professionisti che fu cancellata dall’albo solo perchè ebrei. Bisogna dare segnale a livello territoriale, di un’avvocatura costruttiva e non distruttiva, in particolar modo in questo momento in cui l’avvocatura è sotto attacco. Evidenzia come il CNF desideri essere più vicina agli ordini ed avere con gli stessi un confronto costante. Ricorda però che i regolamenti che il CNF emana, quale ad esempio quello sulla formazione e sul numero dei crediti, non sia opportuno che siano disattesi. Auspica che il Triveneto segua la decisioni del CNF che ha indicato il numero minimo di crediti da conseguire nel
triennio sia di 60 più 15 crediti di deontologia. Affronta poi la questione del regolamento sulle specializzazioni e della legge professionale: evidenzia come l’avvocatura debba dimostrarsi unita e che la maggioranza politica è disposta a portare avanti la legge sulla riforma professionale. Del pari vi sono però forze politiche e categorie imprenditoriali che la osteggiano. Bisognerà pertanto essere compatti perché solo così saremo in grado di vederla approvata prima dell’estate,
Il CNF sta elaborando un progetto gestito dall’Avvocatura per smaltire l’arretrato. L’avvocatura dovrebbe riuscire, attraverso gli ordini che faranno una selezione qualificata, a presentare un numero di avvocati che smaltiranno gli arretrati e dimostrare così che l’avvocatura non è una casta ma lavora per la giustizia. La proposta verrà presentata agli ordini e alle associazioni. Si tratterà di una rivoluzione dal punto di vista politico.
Prende la parola il tesoriere del CNF avv. Del Paggio che ringrazia per l’ospitalità e ricorda come molte iniziative del CNF trovino genesi nelle proposte pervenute dal Triveneto. A breve verrà definito e presentato il programma gestionale per la mediazione anche per quel che concerne il profilo della contabilità. Dal corrente anno il CNF pubblicherà sul proprio sito il bilancio che presenterà un forte miglioramento per quanto concerne gli arretrati dovuti da alcuni Ordini. Il CNF ha infatti riscosso coattivamente a mezzo di Equitalia i contributi non corrisposti da alcuni Ordini e, aderendo all’invito del Presidente Rosa, è stato previsto un programma di contabilità ordinaria e redazione bilanci per gli Ordini che ne hanno necessità; in cooperazione con la commissione per i servizi degli ordini si sta studiando un corso di formazione per i
tesorieri per l’utilizzo del programma di contabilità ma anche per i segretari per le questioni organizzative e amministrative.
Alle ore 12,20 è presente il Presidente del CNF, avv. Alpa che viene ringraziato dall’Assemblea per la sua partecipazione in particolar modo in occasione di un assemblea di un Foro con un minor numero di iscritti.
Prende la parola il Presidente Alpa, il quale, pur ricordando il momento difficile che l’avvocatura sta vivendo, desidera esprimere la propria gratitudine al Triveneto per il sostegno che viene dato al CNF oltre che per l’attività progettuale che è in grado di costruire. Ricorda come durante il recente seminario tenutosi a Roma si è a lungo discusso dei progetto di riforma della giustizia, discussione da cui si è potuto trarre un’indicazione: la necessità di un dialogo interprofessionale e con la magistratura. Anche nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario si è parlato della crisi di identità della nostra professione anche perché l’esito della riforma è incerto. Il testo alla camera sarà infatti probabilmente modificato con la conseguenza che dovrà ritornare all’esame del senato. Trattasi di una prassi, certo, perché la camera vorr�
dare il proprio “marchio” al testo di legge. E’ stato tuttavia evidenziato che questo testo è il migliore che possa essere approvato al momento e frutto di un confronto tra tutte le componenti dell’avvocatura.
L’incertezza politica e le derive populistiche, grave pericolo per la democrazia, l’apertura del mercato concorrenziale conducono ad avvalorare tesi economiche che appaiono molto più forti rispetto agli argomenti proposti dagli avvocati. Ritiene tuttavia che nei prossimi mesi si appaleserà che l’istituto della mediazione è di difficile attuazione e che potrebbe implodere. Esprime poi il suo disappunto circa le modalità con cui è stata ideata la mediazione anche con riferimento alle qualità del mediatore. Ritiene inoltre che la presenza dell’avvocato sia fondamentale per un corretto svolgimento della mediazione poiché bisogna tutelare le parti deboli che a fronte di una proposta non corretta potrebbe essere invogliato ad accettare poiché davanti ad un potere forte. L’avvocatura deve protestare con forme legittime e propositive. La legge non sarà abrogata ma potrà essere migliorata. Molti sono gli appetiti per le imprese che vendono nella mediazione una forma di guadagno. Ricorda poi le decisioni assunte dall’avvocatura per tutelare i proprio
spazi, anche contro altre categorie professionali come i notai e i commercialisti. Quest’ultimi hanno avuto sempre l’appoggio politico poiché si sono adeguati ad ogni decisone assunta dal qualsivoglia compagine politica. Ricorda poi le ripercussioni che l’avvocatura ha subito per aver preso posizione contro il governo, prima fra tutti l’allontanamento dai tavoli di confronto. Ricorda altresì la posizione dell’antitrust da sempre avversa all’avvocatura. Gli argomenti da affrontare sarebbero molti ma la cosa più importante, ricorda il Presidente Alpa, è l’appello alla responsabilità: l’avvocatura deve preservare i propri valori e solo così rimarcare le delimitazioni con la altre professioni. La categoria degli avvocati avrà certamente dei numeri elefantiaci ma ha anche il senso della responsabilità e del dovere. Certamente è più facile lasciarsi andare ai sentimenti di protesta ma gli effetti sarebbero devastanti. E’ necessario che l’avvocatura cominci a progettare il suo futuro non solo all’interno all’amministrazione della giustizia ma anche all’interno della stessa
professione che sta cambiando. Evidenzia, infine, come le mere proteste saranno strumentalizzate da chi cercherà di alimentare i dissidi interni per farne strumento per affermare le proprie idee politiche dimenticando che l’avvocatura deve essere indipendente dal potere politico.
Il Presidente Rosa ringrazia il Presidente Alpa per la sua presenza e per l’apertura del CNF nei confronti degli ordini e pone alla sua attenzione i progetti di legge all’esame del Senato e alla Camera per la modifica della mediazione.
4)Regolamento sulle specializzazioni e sulla Formazione professionale continua: aggiornamento
Data l’ora tarda l’argomento viene rinviato
5) Prossime Assemblee 2011
Si ricordano le prossime Assemblee: 7 maggio Verona, 18 giugno Trieste, 16 luglio Tolmezzo, 17 settembre Bolzano, 22 ottobre Pordenone,3 dicembre Venezia
6)Richieste patrocini
Il Presidente illustra il seminario di formazione organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Verona, con il patrocinio dell’Unione Triveneta avente ad oggetto “Il patrocinio a spese dello stato:aggiornamenti” che si terrà il 15 aprile 2011 presso la Sala convegni della Banca Popolare. Il Presidente illustra altresì il convegno organizzato dall’Aiga sulla magistratura onoraria. Si concede patrocinio e il contributo richiesto.
Il Presidente illustra il convegno organizzato dall’Ordine di Treviso che si terrà il 20 e 21 maggio avente ad oggetto “I rimedi contro l’inattuazione dello scambio” e la richiesta di patrocinio e contributo economico Si delibera di concedere il patrocinio e di erogare un contributo di euro 2.000,00
7)Varie ed eventuali
Prende la parola l’avv. Cherselani il quale, nella sua veste di presidente, presenta la nuova associazione forense, di natura civilistica, denominata AIAC Associazione Italiani Avvocati Civilisti.
L’avv. Secchieri ricorda che dal 4 aprile, ad eccezione di Rovigo, partiranno le notifiche in via telematica. Il nuovo sistema dovrà smaltire anche l’arretrato. Anche la Corte d’Appello entrerà a far parte del sistema che con gli accorgimenti assunti non dovrebbe collassare. Invita i consigli a dare comunicazione di eventuali disservizi.
8)Abogados e loro iscrizione agli albi
Il Presidente illustra la problematica e l’Assemblea ritiene necessaria che la linea rigida venga perseguita. Il Presidente Alpa ritiene che debba essere valutato l’effettivo esercizio delle professione onde procedere all’iscrizione.
9)Crediti per l’attività formativa per il prossimo triennio
Il Presidente Rosa ricorda che il CNF esercita un potere regolamentare riconosciuto dalla legge,. Nel momento in cui si contesta questo potere regolamentare si viola la legge. Si può invitare, pertanto, il CNF a valutare un numero minore per assicurare maggiore qualità agli eventi. L’avv. Zannier precisa che in ragione dell’incontro avvenuto a Padova tra i Presidenti nel febbraio 2011 ha adottato una delibera che prevede un minore di crediti. I Presidenti ritengono necessario un ulteriore confronto sul punto prima di adottare una delibera definitiva.
10)Bandi Pubblici per consulenze legali
L’avv. Zannier illustra la problematica e le richieste pervenute da enti pubblici.
L’avv. Bianchi Bridda significa che l’Ordine di Belluno ha organizzato un incontro con i responsabili degli enti volto a far comprendere il ruolo dell’avvocato e la delicatezza del so operato che non può essere “comperato” secondo criteri meramente economici. L’avv. Zarantonello evidenzia che gli avvisi in passato non sono stati pubblicizzati in particolare quando il criterio economico al ribasso era il criterio principale per la scelta del professionista. Chiede che tutti gli Ordini dell’Unione di uniformino a questo criterio e non pubblicizzino i bandi. L’avv. Savio evidenzia come di primaria importanza sia il problema del decoro nello svolgimento della professione, criterio evidentemente disatteso nei bandi proposti. Suggerisce, quindi, che laddove i bandi fossero resi noti agli iscritti dovrebbe altresì essere ricordato agli iscritti che l’Ordine controllerà il rispetto del decoro. Il Presidente Rosa invita i Presidenti a non dare pubblicità ai bandi
condividendo l’iniziativa proposta da Belluno volta agli incontri con i responsabili degli enti pubblici per eliminare dai bandi stessi il criterio del ribasso come criterio di valutazione.
Si ricorda che la prossima Assemblea si terrà il 7 maggio 2011 a Verona.
Il verbale viene chiuso alle ore 13,20.
Il Presidente
(avv. A. F. Rosa)
Il Vice Presidente
(avv. P. De Girolami)
Il Vice Presidente
(avv. Franco Larentis)
Il Vice Presidente
(avv. Gianfranco Zannier)
Il Segretario
(avv. Alessandra Stella)
Delibera n.1 del 2 aprile 2011 –Rovigo (Astensione udienze OUA)
L’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati:
ritenuto:
che la mediazione è legge dello Stato ed è doveroso darvi rispetto;
che gli organismi forensi, per la loro composizione, sono quelli che offrono le maggiori garanzie al cittadino per professionalità ed imparzialità;
che la legge presenta una serie di criticità per le quali sono già stata presentati due progetti di legge di modifica;
pur non essendo compito dei Consigli dell’Ordine esprimere valutazioni politiche contingenti, l’Unione Triveneta ritiene opportuno invitare i propri delegati all’OUA ad adoperarsi perché individuino forme alternative all’astensione dalle udienze nel rispetto del prestigio e della funzione costituzionale dell’Avvocatura.
Il Presidente dell’Unione
Avv. Antonio Rosa