Oggi 18 dicembre 2010 alle ore 10.00 in Venezia, presso la Sala delle Colonne, Cà Giustian sono presenti per discutere del seguente ORDINE DEL GIORNO
- Approvazione Statuto e Regolamento Organismi di Mediazione con le modifiche necessarie a seguito del decreto ministeriale 180
- Congresso Nazionale Forense: approfondimenti e discussione.
Per l’Ordine di Bassano del Grappa il Presidente
Per l’Ordine di Belluno il Presidente
Per l’Ordine di Bolzano il Presidente sostituito, giusta delega, dall’avv. Pallaver
Per l’Ordine di Gorizia nessuno
Per l’Ordine di Padova il Presidente sostituito dall’avv. Creuso
Per l’Ordine di Pordenone il Presidente
Per l’Ordine di Rovereto il Presidente
Per l’Ordine di Rovigo il Presidente
Per l’Ordine di Tolmezzo il Presidente
Per l’Ordine di Trento il Presidente
Per l’Ordine di Treviso il Presidente
Per l’Ordine di Trieste il Presidente
Per l’Ordine di Udine il Presidente
Per l’Ordine di Venezia il Presidente
Per l’Ordine di Verona il Presidente
Per l’Ordine di Vicenza nessuno per impedimento del Presidente giustificato.
Sono altresì presenti, senza diritto di voto, gli Avvocati Mascherin, Pasqualin, Broccardo, Tacchini, Vermiglio e del Paggio, Consiglieri del CNF, l’avv. Bonzo, l’avv. Bulgarelli, l’avv. Stefenelli, i Consiglieri dell’Ordine di Venezia, gli Avvocati Diego, Donella e Pagotto, delegati Cassa Forense, l’avv. Sportelli e avv. Pozzobon per l’OUA, l’avv. Migliucci per le Camere Penali, l’avv. Paolo Rosa, l’avv. Savi, Presidente dell’Ordine di Genova, l’avv. Menoni, Presidente delle Camere Civili, l’avv. Faggiotto, l’avv.Vianello, l’avv. Galimberti, l’avv. Creuso, l’avv. Grassetto, l’avv. Dal Col, l’avv. Berti, l’avv. Carriere, i Coordinatori delle Commissioni avv. Toffano, avv. Pallaver, avv. Aurelia Barna ed una decina di altri Colleghi.
E’ presente l’Ufficio di Presidenza dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine dell’Unione, Avvocati Rosa, De Girolami, Larentis, Zannier, Stella, Secchieri, Facchini. Assente giustificato l’avvocato Muggia.
L’avvocato Rosa assume la Presidenza dell’Assemblea. Segretario l’avv. Alessandra Stella Constatata la regolarità della convocazione e del numero dei presenti , il Presidente dà inizio ai lavori, ringrazia i Presidenti presenti e l’Ordine di Venezia per l’ospitalità..
E’ presente il Sindaco di Venezia, avv. Orsoni, che porta il saluto della città e porge gli auguri di Buone Feste a tutti gli Avvocati presenti. Augura buon lavoro per gli importanti argomenti all’ordine del giorno evidenziando la necessità che l’Avvocatura intraprenda un percorso di rinnovamento. L’avv. Orsoni manifesta perplessità in merito alla nuova legge di riforma professionale recentemente approvata al Senato, evidenziando come la stessa non abbia affrontato con coraggio tutte le problematiche che oggi investono l’Avvocatura. Sollecita quindi l’Avvocatura ad un maggior forza nell’assumere decisioni che possano risolvere i gravi problemi che la coinvolgono ed aprirsi alle esigenze della società.
E’ presente il Presidente della Corte d’Appello di Venezia, dottoressa Romei Pasetti che ringrazia dell’invito evidenziando che non esiste una vera Giustizia senza collaborazione tra Avvocatura e Magistratura.
La crisi dei valori della professione forense, secondo la Presidente, non può essere superata che con la riqualificazione della figura dell’avvocato e l’Avvocatura deve, dal suo interno, trovare il modo di riqualificare il proprio ruolo. Ricorda poi come l’Avvocato deve di essere supporto ad uno Stato che tra le sue principale funzioni ha proprio quella di assicurare anche per il tramite della professione forense la giustizia ai cittadini.
Quanto alle problematiche inerenti l’arretrato dei procedimenti giudiziari evidenzia che il progetto annunciato dal Governo e che prevede l’introduzione di giudici non togati reclutati tra magistrati in pensione e Avvocati non aiuterà; l’esperienza ha dimostrato che i procedimenti durati più a lungo sono proprio quelli in passato assegnati alle Sezioni stralci ed ai GOA i quali in media hanno trattenuto i fascicoli per cinque anni definendo i procedimenti con sentenze quasi sempre oggetto di gravame.
Propone invece l’introduzione della figura dell’ausiliario del Giudice, fermo restando che il Giudice resta l’unico responsabile del procedimento ed il solo sottoscrittore della sentenza. Diversamente si creerà una giustizia di ”serie B”.
Quanto all’istituto della Mediazione ritiene che difficilmente potrà risolvere il problema del sovraccarico delle cause. Propone, quindi, che per le cause sotto il valore di 50.000,00 euro il tentativo di conciliazione venga affidato, con l’assistenza dei difensori, al Giudice che già tratta la questione e che per tali cause la decisione sia assunta secondo “principi di equità”. La decisione potrà, conseguentemente, essere ricorribile solo in Corte di Cassazione.
Rappresenta infine le difficoltà quotidiane della Magistratura. Conclude affermando che il paese ha bisogno un Avvocatura forte ed augura a tutti i presenti che questo percorso venga intrapreso quanto prima.
Porge i suoi saluti il Presidente dell’Ordine di Venezia, avv. Grasso che ringrazia tutti i presenti e richiama l’importanza dell’odierna riunione ricordando l’infausto esito del Congresso di Genova.
Il Presidente Rosa quindi consegna agli Avvocati Bulgarelli, Stefenelli e Bonzo, Consiglieri del CNF non più in carico, un dono da parte di tutta l’Avvocatura del Triveneto ringraziandoli per l’importante contributo dato nello svolgimento del mandato svolto
Si passa ora ad affrontare gli argomento all’ordine del giorno con trattazione, data l’importanza delle decisioni da assumere, dell’argomento posto al n.2 dell’odg
2.Congresso Nazionale Forense: approfondimenti e discussione.
Il Presidente Rosa ricorda quanto accaduto in sede Congressuale ed i risultati dell’elezione della Giunta OAU avvenuta ieri, 17 dicembre che ha visto nuovamente rieletto Presidente l’avv. De Tilla. In ragione del ritiro della propria candidatura a Presidente da parte del candidato avv. Lepore la votazione in favore dell’avv. De Tilla è stata di fatto plebiscitaria.
L’avv. Sportelli, delegato OUA del Distretto di Venezia rappresenta ai presenti il clima in cui è avvenuta la votazione e ricorda che pochi minuti prima dell’elezione l’avv. Lepore ha ritirato la propria candidatura e si è dimesso da delegato.
Le votazioni hanno visto su 76 votanti, 71 voti a favore dell’avv. De Tilla, 4 schede tra bianche e 1 nulla. Sono stati eletti i vicepresidenti (Avvocati Saldarelli e Marino), sono stati anche eletti il Segretario ed il Tesoriere. La seduta è stata rinviata al 14 e 15 gennaio per completare l’elezione degli altri componenti la Giunta.
L’avv. Rosa rappresenta che vi un problema all’interno dell’Avvocatura e che bisogna prendere atto che gli Ordini forensi pur assolvendo un ruolo fondamentale sul territorio sono quelli che di fatto si trovano in una posizione minoritaria nella gestione della rappresentanza dell’Avvocatura. Ribadisce che è il momento di individuare un percorso più snello e che sopratutto rivitalizzi il ruolo degli Ordini ed eviti – per il futuro- ogni forma di personalismo della rappresentanza stessa esaltando la collegialità.
L’invito che il Triveneto ha fatto in sede Congressuale, poi confermato dalla decisione assunta dai Presidenti in occasione della recente riunione di Padova, è stato –purtroppo- una voce isolata che tuttavia non deve spegnersi. Il Triveneto infatti esprime a piena voce quello che molti pensano ma che non hanno il coraggio di esprimere compiutamente.
Esprime forti perplessità sulla futura presidenza De Tilla che finirà, a suo avviso, per incentivare lo scontro all’interno dell’Avvocatura.
Ritiene, poi, che l’avere esasperato il conflitto con il potere politico non sia stata una scelta vantaggiosa per l’Avvocatura, ribadendo che – come avvenuto in passato- il metodo del dialogo e del confronto possa aiutare ad elaborare una modifica legislativa in materia di Mediazione, anche se tuttavia ciò non potrà comportare uno stravolgimento dell’impianto legislativo e dell’istituto.
Ribadisce per chi rappresenta le istituzioni forensi la necessità di aprirsi e di conoscere e comprendere anche le esigenze e le paure che agitano la base degli iscritti; auspica che dopo un approfondito confronto il Triveneto possa fungere da motore organizzativo per una proposta di rappresentanza politica dell’Avvocatura diversa da quella attuale.
Quanto alla riforma professionale prospetta che il percorso alla Camera non sarà facile e breve in quanto le problematiche aumentato ogni giorno; segnala al riguardo come si è recentemente costituita l’associazione dei patrocinatori stragiudiziali che si prefigge di creare un albo con l’obbiettivo che l’assistenza stragiudiziale non venga riservata ai soli Avvocati.
Prende la parola il Presidente dell’Ordine di Venezia, Avv. Daniele Grasso, che condivide l’impostazione formulata dal Presidente Rosa.
Le problematiche relative alla permanenza o meno all’interno dell’OUA sono state discusse all’interno del Consiglio veneziano quando è stata discussa la posta relativa agli oneri di iscrizione all’Organismo, posta che è stata messa a riserva.
Lo sconcerto del Consiglio per quanto accaduto in sede Congressuale fa ritenere, tuttavia, che dall’anno 2011 l’Ordine di Venezia uscirà dall’OUA.
Ricorda le motivazioni che hanno condotto, proprio a Venezia, la nascita dell’OUA, ricorda come oggi le Associazioni forensi hanno maggior peso politico e una maggiore individualità e rammenta come il Congresso appena concluso sia stato un totale fallimento per l’Avvocatura; esso è stato diretto e condotto dall’OUA ed ha dato un’immagine di dissidio e di spaccatura. Ciò deve far riflettere e condurre ad ipotizzare la nascita di un nuovo soggetto che deve essere espressione delle esigenze dell’Avvocatura, che rispetti regole precise nei rapporti con il CNF con il quale dovrà esserci una sintonia di intenti pur nel rispetto dei diversi ruoli.
L’avv. Rosa sottolinea lo scollamento esistente all’interno dell’Avvocatura (ricordando come all’interno dell’Avvocatura vi siano soggetti che dopo aver vergato alcuni passi del progetto di riforma professionale ne hanno poi contestato il contenuto), l’assenza nel Congresso di Genova di proposte costruttive e ricorda come sia noto a tutti che in un prossimo futuro la “messa in liquidazione” dell’OUA sia voluta proprio dallo stesso Presidente Avv. De Tilla.
Prende la parola l’Avv. Savi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Genova, il quale ringrazia dell’invito e ricorda come l’Unione Triveneta sia un punto di riferimento per tutta l’Avvocatura italiana. Contesta la contrapposizione “urlata” in sede Congressuale e auspica diverse modalità con cui l’Avvocatura sappia rapportarsi con la politica anche per rappresentare alla società il ruolo dell’avvocato.
Quanto al Congresso afferma che lo stesso era stato predisposto per discutere un programma di proposte per la crescita per l’Avvocatura. Molti sono stati gli Avvocati venuti per dibattere sui problemi concreti che attanagliano l’Avvocatura, ma una minoranza è venuta con il solo scopo preordinato di far prevalere un atteggiamento di scontro. Auspica che il CNF si confronti con gli Ordini anche per individuare un nuovo e diverso rapporto dell’Avvocatura con l’esterno. Chiede maggior determinazione del CNF rispetto alle scelte che devono essere fatte in merito al problema della rappresentanza politica. Solo così il Congresso di Genova potrà essere l’inizio di una nuova e migliore Avvocatura.
Prende la parola l’avv.Pozzobon, delegato OUA il quale ribadisce che le invasioni di campo sono state reciproche e non solo da parte dell’OUA. Quanto all’idea di una nuova rappresentanza politica evidenzia che la domanda che l’Avvocatura deve porsi è se è ancora necessaria una rappresentanza politica posto che tutte le Associazioni forensi oramai fanno politica. Pur ribadendo l’importanza delle stessa osserva, tuttavia, che non abbiamo come Avvocati una voce unitaria. Se, quindi, si ritiene che l’OUA sia ancora necessaria allora il percorso dovrà essere volto ad una modifica della struttura dell’organismo già esistente ed una sua ristrutturazione.
Prende la parola il Presidente del COA di Pordenone Avv. Zannier il quale ribadisce come l’OUA non rappresenti più l’Avvocatura e che vi è distacco totale tra OUA e CNF. Le problematiche, tuttavia, sono molto più ampie. Ricorda come il Triveneto abbia manifesto allo stesso CNF ed alla Cassa Forense, anche recentemente, critiche costruttive. Il Triveneto dovrà svolgere accurate riflessioni sul punto.
Quanto all’OUA ritiene che l’Avvocatura non possa prescindere dalla rappresentanza politica, a condizione che la stessa esprima in concreto una voce unitaria.
Sarà necessario, quanto prima, pertanto istituire un tavolo comune di tutte le componenti dell’Avvocatura, tavolo che vedrà il CNF come componente e che dovrà dar vita ad un organismo capace di individuare una soluzione comune e che individui una voce unitaria capace di relazionarsi con le forze politiche e sociali. Propone di organizzare una riunione, magari proprio a Venezia ove è nata l’OUA, per ripartire.
Prende la parola l’avv. Migliucci, Presidente del Consiglio delle Camere Penali, che porta il saluto del Presidente dell’Unione Camere Penali, avv. Spigarelli, ringrazia per l’invito e ricorda come il rapporto tra l’Unione Triveneta e la propria Associazione sia sempre impostato alla collaborazione ed al reciproco rispetto. Esprime consenso all’intervento del Presidente Rosa e rammenta come la posizione delle Camere Penali in punto OUA sia nota talché le riflessioni che andrà a svolgere non verteranno sull’Organismo ma sulla necessità che venga rinvigorita l’identità dell’Avvocatura e riqualificata l’immagine dell’Avvocato.
Rammenta come, proprio con riferimento alla Legge sulla Riforma Professionale, il confronto tra le diverse componenti dell’Avvocatura è stato positivo ma evidenzia che, mentre le Camere Penali hanno motivato le critiche svolte, per poi giungere ad un risultato congiunto, frutto anche di compromessi, così non ha fatto l’OUA che, ad esempio con la Presidenza De Tilla esordì al tavolo di lavoro istituito presso il CNF sconfessando l’opera svolta dalla precedente Giunta, e poi tenendo in seguito –insieme ad altre minoranze – un atteggiamento non sempre lineare col percorso unitario scelto e perseguito dalla quasi totalità dell’Avvocatura.
L’analisi conduce a ritenere che evidentemente l’OUA ha peccato di poca chiarezza nei messaggi sulla riforma professionale e nell’informazione sulla stessa fomentando malessere e malumori che hanno condotto ai disastrosi risultati congressuali. Il ruolo di rappresentare politicamente l’Avvocatura lo si deve meritare e lo si acquista “sul campo” quando si propone e di persegue una comunione di intenti e di progetti, cosa che non ha fatto l’OUA. Certamente la legge di riforma professionale può essere criticata, così come ha fatto il Sindaco di Venezia ma così facendo si ignora un percorso di mediazione messo in atto da molte forze dell’Avvocatura; non si dimentichi poi che si partiva dal progetto di legge “Mastella” che parificava la professione di Avvocato alle altre professioni e che equiparava la professione forense ad un’impresa; è quindi un gran risultato essere riusciti a proporre un progetto comune.
Bene sarebbe, quindi, sapere se l’OUA intende muoversi in appoggio ad una legge che è stata condivisa da tutte le componenti associative dall’Avvocatura o se cerchi ancora di boicottarla.
Sottolinea come l’unitarietà si raggiunge anche attraverso adozioni di decisioni impopolari ma che diano forza all’Avvocatura per fare in modo che la professione di Avvocato non venga ulteriormente dequalificata, che è il vero problema dell’Avvocatura italiana. Assicura che l’impegno delle Camere Penali è in tal senso.
Prende la parola l’Avv. Donella il quale esprime grande delusione per la gestione ed i risultati del Congresso di Genova, la definisce un’occasione persa per l’Avvocatura benché il momento fosse alla stessa propizio per la recente approvazione in Senato della nostra legge professionale. Il Congresso, infatti, era stato ben predisposto ed erano state predisposte molte relazioni per spingere il Parlamento all’approvazione seppur con qualche modifica del nostro progetto. Purtroppo ciò non è avvenuto, con degenerazione totale delle modalità di discussione. Evidenzia poi le motivazioni che hanno indotto alcune introduzioni nella legge professionale in materia di iscrizione. Ribadisce la necessità di un nuovo e rinnovato vigore per il ritorno all’unità dell’Avvocatura, condizione imprescindibile e funzionale per l’approvazione del nostro progetto di legge alla Camera.
Prende la parola il Presidente del COA di Treviso Avv. De Girolami il quale rappresenta che l’OUA, successivamente al Congresso, ha avuto il coraggio di affermare come lo stesso sia stato un successo per l’Avvocatura sconfessando la realtà dei fatti e, cioè che l’Avvocatura abbia subito a Genova una sconfitta totale. Prende atto che De Tilla è stato nuovamente nominato Presidente nonostante le rimostranze espresse e, soprattutto, il risultato dei voti evidenzia che anche che anche alcuni delegati del Triveneto abbiano espresso un voto favorevole a De Tilla malgrado la settimana prima della data fissata per l’elezione della Giunta i Presidente del Triveneto avessero assunto a stragrande maggioranza la decisione di astenersi nella votazione. Unica analisi è pertanto che l’Unione Triveneta e i suoi Consigli non si sentano più rappresentati nell’OUA.
Concorda sulla necessità di creare un nuovo organismo dotato di reale rappresentanza per l’Avvocatura. Evidenzia poi, in un’ottica di rifondazione dell’OUA, come il CNF, correttamente, non abnegherà mai al proprio ruolo istituzionale. Concorda con il progetto ipotizzato dal Presidente Grasso volto a una rinnovata rappresentanza politica, una federazione delle Unioni ed Associazioni forensi che si pongano come interlocutori al potere politico.
Prende nuovamente la parola l’Avv. Sportelli il quale ribadisce che ogni decisione assunta dall’Unione sarà da lui perseguita. Evidenzia, inoltre, che il problema preminente è quello relativo al dualismo della rappresentanza. E’ necessario comprendere quale sia l’organismo che deve dare voce ad un’Avvocatura che manifesta sempre più diverse problematiche. I ruoli tra CNF e OUA devono essere tenuti distinti e non ritiene opportuna l’uscita degli Ordini del Triveneto dall’OUA poiché sarebbe una debolezza. E’ opportuno invece anche all’interno dell’attuale OUA occupare spazi per poter sin da ora contrastare l’attuale Presidenza e lavorare insieme per predisporre una nuova OUA.
Prende la parola il Vice Presidente Avv. Larentis il quale ribadisce che è giunto il momento di porsi una semplice domanda: cosa fare con l’OUA?
Al fine di rispondere è necessario comprendere se l’Organismo si sia adoperato per l’unitarietà dell’Avvocatura. La risposta non può che essere negativa poiché l’OUA non ha saputo accogliere nel proprio spazio tutte le voci dell’Avvocatura e tantomeno rappresentarle. L’immagine data nel Congresso è stata di un’Avvocatura umiliata con esautorazione totale della rappresentanza istituzionale dell’Avvocatura (CNF ed Ordini). Se a Venezia è nata l’OUA a Venezia dovrà essere fatto un consuntivo; invita tutti i Consigli espressamente a dissentire e dissociarsi dal percorso che l’OUA ha intrapreso e che sta percorrendo con grave nocumento all’Avvocatura.
Chiede, pertanto, che i delegati OUA votati in sede congressuale si dimettano dall’Organismo e che il CNF si dissoci esplicitamente dall’OUA. Questa è la base per rifondare un nuovo organismo di rappresentanza che, come proposto dal Presidente dell’Ordine di Rovigo, Avv. Bonazzi, potrebbe essere chiamato “Organismo delle Avvocature”, una federazione o confederazione delle Associazioni e delle Unioni in cui tutti si ritrovino con voce unitaria ed autentica e soprattutto con spirito unitario e costruttivo.
Prende la parola l’Avv. Sandro Pagotto il quale ricorda le motivazioni e l’entusiasmo che, all’epoca, avevano condotto alla fondazione dell’OUA ovvero la necessità di creare un soggetto politico che rappresentasse unitariamente l’Avvocatura. I problemi che coinvolgono ora l’Avvocatura sono da allora solo peggiorati. Creare una nuova OUA non è facile poiché vi sono troppe sfrangiature all’interno dell’Avvocatura. E’ necessario recuperare una forma di entusiasmo ma non è certo affossando l’OUA sic e simpliciter che i problemi potranno essere risolti.
Prende la parola l’Avv. Mascherin, Segretario del CNF, il quale rammenta che il CNF ha avuto il merito, due anni di fa, di innovare e di unire l’Avvocatura tutta attorno ad in tavolo per discutere i progetti di riforma riguardanti l’Avvocatura stessa.
Il progetto di riforma della legge professionale è stato un grande risultato; si augura che l’anno 2011 diventi l’anno dell’Avvocatura; bisogna continuare a “pensare in grande” perché solo così sarà possibile riappropriarsi del proprio ruolo nella società. Annuncia che il 15 gennaio sono convocati a Roma presso il CNF, proprio per perseguire questo progetto.
Prende la parola l’Avv. Del Paggio, Tesoriere del CNF il quale ringrazia per l’invito ed esprime i complimenti e la stima per l’Unione Triveneta per il grande lavoro da sempre svolto in favore dell’Avvocatura tutta. Il Tesoriere del CNF consegna il bilancio consuntivo per l’anno 2009, con la nota integrativa; evidenzia che il bilancio è stato redatto con caratteri si trasparenza e veridicità, rappresenta che per garantire imparzialità e chiarezza è stata incaricata una società esterna di revisionare il bilancio stesso e che ha verificato la corrispondenza dei dati esposti; l’incarico sarà rinnovato anche per il prossimo anno. Evidenzia, tuttavia, una carenza di mezzi strumentali che rallentano la crescita del CNF. Il nuovo Ufficio di Presidenza, anche con l’impulso del nuovo Segretario, sta riorganizzando l’intera struttura onde poter raggiungere i massimi risultati.
Rappresenta alcune criticità con riferimento a circa 20 Ordini Forensi. Alcuni di essi, infatti, non hanno mai versato il contributo al CNF, altri sono morosi da alcune annualità. Le sollecitazioni indirizzate sono state molte e da ultimo sono state inviate delle lettere di diffida.
A seguito di ciò alcuni Ordini hanno manifestato la volontà di voler sanare la propria posizione. Altri non hanno neppure risposto di talché a gennaio 2011 il CNF assumerà ogni iniziativa ritenuta utile e necessaria e volta al recupero degli importi.
Rappresenta la peculiare posizione dell’Ordine di Roma che al 2010 ha maturato un debito di circa euro 1.500.000,00, di cui solo 500.000,00 euro sono stati ad oggi recuperati.
La morosità di questi Ordini ha, di fatto, frenato un progetto volto a risolvere il problema della polizza assicurativa per la responsabilità professionale per gli Avvocati. Il CNF aveva infatti concordato la stipula di una polizza per tutti gli iscritti con un trattamento di particolare favore: un massimale di euro 1.000.000,00 con copertura retroattiva di 10 anni per un costo di euro 70,00 all’anno per iscritto e da conglobarsi nel contributo che ciascun iscritto deve pagare al CNF. Gli oneri conseguenti non sono però affrontabili se vi sono Ordini “morosi” che non raccolgono i contributi dagli iscritti e non li versano al CNF.
Interviene, su invito del Presidente, l’Avv. Pagotto il quale informa che ieri in Cassa Forense è stata approvata la modifica all’attuale regolamento riscatti. Le modifiche che ora dovranno essere vagliate dai Ministeri Vigilanti consistono :
– nell’aumento del periodo di rateizzazione degli oneri da riscatto da 5 a 10 anni;
– nell’applicazione di un tasso d’interesse fisso del 2,75%.
– nell’applicazione della novella anche alle domande in corso purchè non siano già state versate rate di ammortamento.
Quanto alla polizza sanitaria per gli iscritti comunica che il bando indetto dalla Cassa Forense per la stipula di una nuova polizza è stato impugnato dalla Compagnia Generali.
Ribadisce che il compito dei delegati del Triveneto sarà sempre di costante controllo.
Si passa ora alla discussione del primo argomento all’odg
1.Approvazione Statuto e Regolamento Organismi di Mediazione con le modifiche necessarie a seguito del decreto ministeriale 180.
Il Presidente Rosa chiede ai Presidenti presenti di esprimere le determinazione assunte dai rispettivi Ordini in punto Regolamento degli Organismi in punto assistenza obbligatoria o meno del difensore alla procedura .
Tutti gli Ordini, ad eccezione di Verona e Padova, manifestano di aderire all’ipotesi di Regolamento predisposto dall’Unione che prevede il semplice invito della parte a munirsi di difensore
L’Ordine di Padova è per la previsione dell’obbligo di difesa tecnica dell’avvocato ma con riserva di valutare eventuali problemi di legittimità della scelta operata.
L’Ordine di Verona precisa di avere previsto l’obbligatorietà della previsione dell’assistenza del difensore, salvo i casi di ammissione della parte al gratuito patrocinio.
L’Ordine di Treviso ritiene necessaria una riunione ristretta a tutti coloro che si occupano della Mediazione onde dare risposta ad alcune problematiche
L’Ordine di Venezia mette a disposizione dei presenti la delibera recentemente adottata.
Il Presidente, a ciò delegato, precisa che l’Ordine di Vicenza, ritiene di aderire all’ipotesi di Regolamento predisposto dall’Unione Presidenza che prevede il semplice invito della parte a munirsi di difensore, ma solleva alcune perplessità su altri punti del regolamento quale quello della automaticità della sospensione dall’albo dei mediatori ed apertura procedimento disciplinare.
Prende la parola il Segretario dell’Ordine di Treviso, avv. Grassetto il quale ribadisce la necessità che venga indetta in tempi ristretti una riunione riservata a tutti coloro che si occupano della Mediazione onde dare risposta ad alcune problematiche. Evidenzia un primo spunto di discussione sulla clausola inserita nel Regolamento che imporrebbe al mediatore di decidere comunque all’interno di un quadro giuridico, condizione della cui legittimità si dubita poiché contraria all’impianto di legge.
Il Presidente Corona evidenzia che l’Organismo costituito a Trento è già in corso di riconoscimento e che la problematica eccepita è stata risolta con un richiamo al mediatore di assumere le proprie decisioni in ossequio ai principi europei, richiamo che il Ministero ha dichiarato di accettare.
L’Avv. Barna comunica che sarà sua cura contattare la società Equilibria al fine di ottenere una riduzione del costo della convenzione stilata tra l’Unione e la società stessa, preso atto che alcuni Ordini hanno evidenziato che l’aumento del costo proposto per la convenzione dopo l’approvazione del Regolamento Ministeriale appare troppo oneroso rispetto alla precedente proposta.
L’Ufficio di Presidenza attesa l’ora tarda e la complessità dell’argomento trattato si riserva di comunicare a breve la data della riunione riservata ai delegati che si occupano della Mediazione.
Prende la parola l’Avv. Diego, delegato Cassa per il Distretto di Trieste, il quale ricorda che alla fine di gennaio la Cassa Forense si riunirà per affrontare l’argomento relativo ai contributi da erogare agli Avvocati in stato di bisogno. Chiede, pertanto, ai singoli Ordini di inviargli una comunicazione riservata le loro richieste e osservazioni.
Vengono presentate due interessanti pubblicazioni: “La professione Forense”, a cura del CNF che viene distribuita a tutti i presenti ed il volume “Io sono Avvocato”, redatto a cura dell’Ordine degli Avvocati di Treviso.
Si ricorda che la prossima Assemblea si terrà il 12 febbraio 2011 a Padova.
Gli Ordini degli Avvocati di Verona, Tolmezzo, Rovigo, Trieste, Pordenone, Belluno e Bolzano manifestano sin d’ora la propria disponibilità ad ospitare le Assemblee che si terranno il prossimo anno.
Il verbale viene chiuso alle ore 14,00.
Il Presidente
(avv. A. F. Rosa)
Il Vice Presidente
(avv. P. De Girolami)
Il Vice Presidente
(avv. Franco Larentis)
Il Vice Presidente
(avv. Gianfranco Zannier)
Il Segretario
(avv. Alessandra Stella)