Oggi 12 febbraio 2011 alle ore 10.00 in Padova presso il Centro Civico d’Arte e Cultura Altinate-San Gaetano (già sede del vecchio Tribunale), Via Altinate 71, si sono riuniti per discutere del seguente ORDINE DEL GIORNO
- Approvazione Bilancio consuntivo 2010 e Preventivo 2011, quote anno 2011
- Valutazione ed aggiornamento dopo l’incontro presso il Cnf del 15 gennaio 2011
- Mediazione e Organismi di conciliazione Unione Triveneta, procedura partecipativa
- Riforma professionale, aggiornamento
- Regolamento sulle specializzazioni, osservazioni degli Ordini
- Formazione professionale continua: modalità di valutazione del primo triennio, iniziative
- Sito Triveneto e Trivenews
- Contratti collettivi di lavoro studi professionali, rinnovo, assistenza sanitaria integrativa
- Calendario Assemblee 2011
- Richieste patrocini
- Varie ed eventuali
Per l’Ordine di Bassano del Grappa il Presidente
Per l’Ordine di Belluno il Presidente
Per l’Ordine di Bolzano il Presidente
Per l’Ordine di Gorizia il Presidente sostituito dall’Avv. Gambel Benussi
Per l’Ordine di Padova il Presidente
Per l’Ordine di Pordenone il Presidente
Per l’Ordine di Rovereto il Presidente
Per l’Ordine di Rovigo il Presidente
Per l’Ordine di Tolmezzo il Presidente sostituito dall’Avv. Marcolini
Per l’Ordine di Trento il Presidente
Per l’Ordine di Treviso il Presidente
Per l’Ordine di Trieste il Presidente
Per l’Ordine di Udine il Presidente sostituito dall’Avv. Stella
Per l’Ordine di Venezia il Presidente sostituito dall’Avv. Manente
Per l’Ordine di Verona il Presidente
Per l’Ordine di Vicenza il Presidente sostituito dall’Avv. Decchino
Sono altresì presenti, senza diritto di voto, l’avv. Pasqualin Consigliere del CNF, l’avv. Bertolissi, gli Avvocati Diego, Pagotto, Donella e Smania, delegati Cassa Forense, l’avv. Grimaldi, gli avvocati Sportelli, avv. Pozzobon e avv. Bogoni per l’OUA, l’avv. Paolo Rosa, l’avv. Faggiotto, l’avv. Pirillo, l’avv. Creuso, l’avv. Fiorella, l’avv. Decchino, l’avv. Dal Col, l’avv. Berti, l’avv. Arzignani, l’Avv. Tosini, l’avv.Pirillo, l’avv. Giorni, per l’AIGA, i Coordinatori delle Commissioni avv. Casalini, avv. Toffano, avv. Pallaver, avv. Aurelia Barna ed una quarantina di altri Colleghi. Sono altresì presenti il Presidente dell’Ulof avv. Paolo Giuggioli e il Dirigente del Consiglio dell’Ordine dott. Carmine Ferraro.
E’ presente l’Ufficio di Presidenza dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine dell’Unione, Avvocati Rosa, De Girolami, Larentis, Zannier, Stella, Muggia, Secchieri, Facchini.
L’avvocato Rosa assume la Presidenza dell’Assemblea. Segretario l’avv. Alessandra Stella.
Constatata la regolarità della convocazione e del numero dei presenti, il Presidente dà inizio ai lavori, ringrazia i Presidenti presenti e l’Ordine di Padova per l’ospitalità. Il Presidente ricorda il prof. Adalberto Burdese recentemente scomparso e che tanto ha fatto per il prestigio dell’Università di Padova e Verona.
Il Presidente dell’Ordine di Padova porge i saluti del Foro Padovano e dell’Amministrazione Comunale, che ha concesso gli spazi di quello che una volta era il Tribunale di Padova. Osserva che il momento di particolare difficoltà che sta vivendo l’Avvocatura merita un approfondimento tanto sul passo che sul futuro evidenziando come si sta vivendo un sostanziale fallimento dell’OUA tanto che di recente l’Assemblea degli Avvocati di Padova ha assunto la decisione di uscire dall’Organismo. Molte sono le tematiche che debbono risvegliare l’attenzione dell’Avvocatura quale la specializzazione, che ha finito per danneggiare noi stessi. L’Avvocatura necessita di regole certe e ricorda la recentissima sentenza della Corte di Giustizia che liberalizza di fatto la professione degli “abogadi”. Evidenzia le difficoltà economiche dell’Avvocatura che sempre più spesso arrivano addirittura a chiedere la rateizzazione della tassa di iscrizione, avvocati che svolgono attività con stipendi insufficienti e senza nessuna garanzia. Ricorda poi le molteplici Convenzioni proposte dagli Istituti di Credito o dalla Compagnie assicurative che prevedono compensi sotto tariffa. L’incertezza per il futuro è reale e rilevanti sono i dubbi sulla possibilità per la Cassa Forense di farsi carico dei rilevanti futuri esborsi. Rammenta, ancora, il ruolo dei Consigli, non centri di potere ma di servizi. Rappresenta, da ultimo, per quanto concerne la formazione obbligatoria e la possibilità di recupero che il CNF ha riconosciuto ai colleghi inadempienti che detta concessione svilisce il significato dell’obbligo formativo ditalchè l’Ordine di Padova esprimerà formale dissenso a detta iniziativa. Quanto alla riduzione dei crediti per il prossimo triennio auspica che gli Ordini del Triveneto esprimano un messaggio di uniformità e serietà.
E’ presente il Sottosegretario alla Giustizia, Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati, invitata per un aggiornamento sull’iter parlamentare della riforma professionale forense e sulla proroga del termine sulla conciliazione obbligatoria. Il Presidente ringrazia la Senatrice per il lavoro svolto in favore dell’Avvocatura in tema di riforma professionale e da lettura della missiva che l’avv. Luigi Casalini ha indirizzato al Presidente Guido Alpo in riferimento all’articolo di Mario Monti apparso sulla stampa recentemente con cui si chiedeva che il Governo reintroducesse l’abolizione dei minimi tariffari. L’auspicio è quindi che il Governo voglia confermare alla Camera all’impianto legislativo che è trovato consenso al Senato.
Prende la parola la Senatrice che ringrazia per l’invito. Evidenzia come il suo intervento abbia, oltre che di esponente l’Avvocatura, anche carattere istituzionale e pertanto compositivo delle diverse esigenze insorte. Ritiene necessario partire dalle lacune che il sistema forense manifestava e che ha condotto ad un progetto che è quello che di meglio non si poteva fare. Ricorda come, nonostante siano stati affrontati 300 emendamenti in Commissione Giustizia e 70 in aula in Senato, sono stati introdotti importanti novità quali l’inserimento della riserva di legge dell’attività legale in materia stragiudiziale, la figura dell’avvocato specialista, l’obbligo di formazione, l’obbligo della copertura assicurativa per la responsabilità civile, la disciplina della società tra avvocati, il ripristino dei minimi tariffari e la non reintroduzione del patto di quota lite. Un tanto è stato fatto nonostante le contrapposizioni dell’antitrast e il disagio dei poteri forti quali Banche e Confindustria. La posizione sarà però ferma. La legge, alla Camera, certamente verrà in parte modificata ma di sicuro non l’impianto legislativo. Va invece ripensato la definizione di esercizio effettivo continuativo della professione pena la cancellazione dall’albo. Vi è un problema, inoltre, derivante dall’esagerato numero di iscritti e dalla mancata corrispondenza tra iscritti alla agli Albi e alla Cassa Forense. Sarà necessario verificare chi veramente esercita la professione e che necessariamente dovrà essere iscritto alla Cassa. Ricorda ancora le ulteriori novità introdotte dalla riforma quali la disciplina del tirocinio, i regimi di incompatibilità e le modifiche del procedimento disciplinare. Illustra quindi gli aspetti che hanno caratterizzato la riforma: il metodo, l’ispirazione e la finalità. Quanto al metodo: si è ricercato il più ampio coinvolgimento delle articolazione dell’Avvocatura invitate a presentare un testo unico, che poi è stato arricchito anche con un confronto con l’opposizione che, tuttavia, ha posto rilevanti opposizioni tanto che in aula sono stati presentati emendamenti stravolgenti l’impianto legislativo. Quanto all’ispirazione: la filosofia di questa riforma espelle n maniera chiaro il tratto punitivo che è stato il marchio della legislazione passata nei confronti delle professioni ed in special modo di quella forense. E’ stata ridata dignità alla professione dell’Avvocato. Quanto alla finalità: la riforma ha dato attuazione a precetti di rango costituzionale. Durate il dibattito che si è svolto in Commissione Giustizia in aula si è evocato l’art. 24 della Costituzione ma ritiene che ancor di più vada pensa che vada invocato l’art. 101. L’Avvocatura deve essere messa in condizione di operare al pari della Magistratura atteso il suo ruolo fondamentale nella gestione delle complessa macchina giudiziaria e nessuna riforma potrà raggiungere un vero obiettivo se non sarà fatta in collaborazione con la l’Avvocatura che della giurisdizione è elemento primario e portante. Ricorda come la riforma non sia corporativistica perché garantisce diritti costituzionali del cittadino. L’impegno del Governo è volto a migliorare ancora la legge per far si che l’Avvocatura non sia una scelta residuale ma una scelta di professionalità.
Quanto alla Mediazione osserva che quando è stata approvata la legge delega non vi sono state contestazioni da parte dell’Avvocatura tanto che il testo è stato scritto con il Presidente Alpa. Solo con i decreti delegati vi è stata la presa di posizione contraria dell’Avvocatura e uno slittamento dell’entrata in vigore, in effetti, sarebbe funzionale in ragione dei disegni di legge ora all’esame delle commissioni. Le finalità della Mediazione erano comunque quelle di mutuare l’esperienza di sistemi vigenti in altri paesi ove l’istituto ha comportato una diminuzione dei contenziosi. In sede i approvazione di maxi emendamento che sarà discusso martedì 15 febbraio il Ministro inserirà la proroga, per un periodo di sei mesi, solo per due fattispecie: infortunistica e condominio.
Il Presidente Rosa evidenzia la necessità, più volte ribadita dall’Avvocatura tutta che lo slittamento sia complessivo posto che, in ragione della tardiva emanazione del decreto di attuazione, risalente all’ottobre scorso, l’Avvocatura è in difficoltà con i tempi e sarà impossibile che gli organismi di profanazione forense siano riconosciuti entro il 20 marzo. Uno slittamento è pertanto finalizzato acchè i Presidenti degli Ordini riescano a condurre a termine gli incombenti volti al riconoscimento dei propri Organismi. Ricorda poi i rilevanti problemi derivanti dall’impossibilità di stipulare una polizza assicurativa posto che le compagnie non assicurano gli Organismi. La richiesta di rinvio non nasce da una scelta politica si ostruzionismo ma da una necessità pratica. L’Assemblea auspica che la Senatrice possa farsi interprete di questa esigenza.
Prende la parola l’avv. Diego il quale evidenzia che il problema relativo alla non corrispondenza tra iscritti agli Albi e alla Cassa potrebbe comportare delle rilevanti problematiche per la Cassa medesima laddove fossero cancellati.
Il Consigliere del CNF avv. Pasqualin rappresenta, per quanto concerne la Mediazione, l’invio da parte del Presidente Alpa di una lettera al Ministro con cui viene richiesto lo slittamento dell’entrata in vigore del Decreto. L’impatto sul sistema, infatti, sarà devastante e per evitare che il rimedio ipotizzato comporti un effetto deflagrante peggiore del male a cui si vuole porre rimedio bisogna prendere atto che il sistema non è ancora pronto. Per quanto concerne la Formazione e la recente decisione assunta dal CNF il Consigliere evidenzia che la scelta del CNF di consentire over time la regolarizzazione dell’obbligo formativo è stata necessitata ma assunta di malavoglia. Dalle indicazioni fornite dagli Ordini maggiori infatti è emerso che il numero dei Colleghi non in regola è esageratamente elevato con conseguenze burocratiche e disciplinari difficilmente gestibili. Il CNF sta sta quindi valutando, in un contesto di discussione più ampio di rivisitazione dell’obbligo di formazione, se il numero dei credit previsto (90) non sia eccessivo. In ragione di un tanto si è deciso di intervenire sul pregresso per evitare problematiche di gestione da parte degli Ordini e di assumere una determinazione che riveda gli assetti dei regolamenti degli Ordini, assolutamente eterogenei, ed il numero dei crediti. Quanto al Regolamento sulle Specializzazioni illustra il recente incontro avvenuto tra CNF e le Associazioni specialistiche che ha portato ad una maggiore articolazione delle aree in civile. L’avv. Pasqualin auspica che la legge sulla riforma professionale possa trovare approvazione anche alla Camera. L’impianto dovrò essere difeso strenuamente per salvare l’Avvocatura. Il lavoro è ancora molto e si chiede al Governo di aiutarla a sorreggere il testo approvato al Senato per la sua approvazione alla Camera. La voce dell’Avvocatura è unica sul punto, salvo frange di opposizione assolutamente isolate.
Il Presidente dell’Ordine di Milano e dell’ULOF, Avv. Giuggioli evidenzia i punti critici dell’istituto della Mediazione quali l’obbligatorietà che determinerà un inutile quanto danno percorso con inevitabili ritardi. Vi è poi un ambito di applicazione incerto: il numero dei processi interessati è assolutamente incerto e quindi non è certo l’impatto sul sistema. Evidenzia poi che la legge non ha considerato il grave nocumento che verrà inferto all’Avvocatura che, già con difficoltà reperisce lavoro e che e con la mediazione sarà costretta a scomparire. Rappresenta poi le ulteriori problematiche della legge quali la mancata previsione dell’assistenza del legale che, contrariamente a quanto si ritiene, è di auto ad una soluzione giusta ed equa e al problema della mancanza di aule all’interno dei Tribunali. Raffronta poi il sistema di mediazione vigente in Spagna limitata a cause di poco valore. Quanto poi alla Riforma professionale il punto focale su cui dovrà essere tenuta la barra è l’accesso alla professione. Chiede pertanto che la Senatrice si faccia portavoce delle esigenze dell’Avvocatura.
Interviene l’avv. Pozzobon, delegato OUA che rende conto di quello che ha fatto l’OUA sulla Mediazione e la necessità che venga prorogata l’entrata in vigore tanto per problemi pratici di organizzazione che di natura ideologica quali l’obbligatorietà e l’obbligo di far sottoscrive la comunicazioni ai clienti, pena l’annullamento del mandato professionale. Quanto alla posizione dell’OUA pur sapendo che attualmente la stessa non è nel cuore del Triveneto, sa anche che molti ordini hanno ancora fiducia dell’OUA. Vi sono molti delegati nuovi e giovani con grande entusiasmo e manifesta la necessità che il Triveneto si ancora in sintonia con l’Organismo.
Prende la parola l’avv. Pirillo, in rappresentanza dell’….I il quale apprezza l’intendimento del Governo di valorizzare la figura dell’Avvocatura ma rileva come le decisioni assunte mettano in evidenza che così non è. Osserva come con il collegato lavoro la figura del giuslavorista è stata di fatto eliminata. Propone che anche la sottoscrizione della transazione davanti agli avvocati venga dichiara non impugnabile senza necessità di un autentica da parte dell’Ufficio del Lavoro. Suggerisce, poi, altre modifiche, a costo terzo, che veramente potrebbero avvalorare il ruolo dell’Avvocato. Rappresenta, infine, le problematiche correlate al riconoscimento dei titoli di specialista.
Prende la parola il Presidente dell’Ordine di Trento, avv. Corona il quale evidenzia che il proprio ordine ha gia richiesto il riconoscimento dell’Organismo poiché solo chi si sarà impegnato e avrà costituito il proprio organismo potrà dissentire e chiedere le necessario modifiche. Rileva, tuttavia, che gli ordini hanno problemi di tipo pratico. Proprio Trento che pensava, a fronte delle promesse avute dal Ministero, di avere una corsia privilegiata nell’esame del regolamento ha dovuto constatare che così non è stato poiché le integrazioni richieste sono illogiche e non puntuali. Evidenza che non è stato istituito un ufficio per dare aiuto agli Ordini ed il numero verde comunicato non funziona. Chiede, pertanto, alla Senatrice di farsi porta voce per un serio e concreto aiuto. Rappresenta, infine che, seppur criticando l’istituto della Mediazione, è necessario da parte dell’Avvocatura di un cambiamento e che la stessa si avvicini ad una nuova cultura.
Il Presidente Rosa rappresenta che il mancato differimento dell’entrata in vigore del Decreto significherebbe consegnare agli organismi privata la gestione della Mediazione con conseguenti seri problematiche quali infiltrazioni mafiose nelle società private. Solo rafforzando gli Organismi Pubblici, quali quelli di emanazione forense, si potrà salvare l’istituto della Mediazione dalle patologie.
La Senatrice conferma che si farà portavoce di tutte le istanza ma che ritiene, quanto alla Mediazione che poco potrà fare poiché la volontà del Ministro sul punto è forte e quindi solo due fattispecie verranno rinviate. Il Ministro è infatti convinto della bontà dell’istituto e quello che si è potuto fare, con l’Ufficio Legislativo, per i minimi tariffari, non potrà trovare altrettanta soddisfazione per quanto concerne la Mediazione. Ricorda ancora le decisioni assunte in commissione giustizia quali la riforma del condominio e lo smaltimento dell’arretrato civile. La Senatrice rappresenta, infine, che è stato presentato un progetto di legge onde definire e risolvere le problematiche insorte in relazione alla recente sentenza della corte di Cassazione in punto iscrizione a ruolo dei procedimenti di opposizione a decreto ingiuntivo.
Il Presidente e l’Assemblea ringraziano la Senatrice per la disponibilità dimostrata e per il fattivo confronto.
Si passa alla trattazione dell’ODG.
1)Approvazione Bilancio consuntivo 2010 e Preventivo 2011, quote anno 2011
L’avv. Muggia, Tesoriere illustra il bilancio consuntivo. I Presidenti o i loro delegati approvano all’unanimità il bilancio consuntivo.
Si passa ora all’esame del bilancio preventivo 2011 che il Tesoriere illustra. In ragione del risparmio di gestione e in mancanza di consistenti impegni di spesa viene proposta la diminuzione del contributo per l’anno 2011ad euro 7,00 per iscritto anziché euro 8,00. Il Tesoriere illustra la richiesta pervenuta da un componente l’Ufficio di Presidenza volta alla eliminazione degli oneri relativi a necrologi (limitandole ai soli decessi dei colleghi), spese per omaggi e per sponsorizzazioni sportive. Il Tesoriere evidenzia, tuttavia che siffatta proposta non corrisponde al suo pensiero ritenendo quanto ai necrologi un attestazione di vicinanza ai colleghi in un momento di grande dolore, quanto alle spese per omaggi un segno di stima per coloro che hanno dedicato tempo e risorse a vantaggio dell’Avvocatura e, in particolare, per tutti i colleghi del Triveneto, quanto, infine, alle sponsorizzazioni sportive poiché sono state assolutamente contenute e, comunque, volte a stimolare eventi conviviali tra colleghi. In ragione, tuttavia, dell’eccezione svolta, le voci contestate non sono state inserite tra quelle preventivate di uscita, rilevando, comunque che potranno essere sempre integrate. Illustra poi le questioni inerenti il software per gli Organismi di Conciliazione che potrebbe essere predisposto dal CNF e distribuito tra tutti gli Organismi di promanazione Forense con un considerevole risparmio di spesa per gli Ordini. La volontà dell’Unione, comunque, è quella, nella denegata ipotesi in cui non vi provvedesse il CNF, di farsi parte attiva e di dare incarico ad una società di software di elaborare un sistema di gestione per tutti gli Organismi del Triveneto. Al momento, comunque, nel bilancio preventivo la voce relativa al costo del software non è stata inserita nell’attesa di conoscere l’intendimento del CNF.
I Presidenti o i loro delegati approvano all’unanimità il bilancio preventivo delegando sin da ora l’Ufficio di Presidenza, nella denegata ipotesi in cui non vi provvedesse il CNF, di farsi parte attiva e di dare incarico ad una società di software di elaborare un sistema di gestione per tutti gli Organismi del Triveneto.
2)Valutazione ed aggiornamento dopo l’incontro presso il Cnf del 15 gennaio 2011
Il Presidente Rosa esprime le proprie valutazioni in ordine all’incontro svoltosi a Roma il 15 gennaio e si rinvia alla prossima ed imminente riunione dei Presidenti dell’Unione ogni decisione in ordine alla permanenza o meno degli Ordini all’interno dell’OUA ovvero di ogni altra soluzione dovesse essere ritenuta opportuna volta a dare voce all’Avvocatura, quale, ad esempio, la costituzione del Centro di Coordinamento dei Consigli dell’Ordine.
3)Mediazione e Organismi di conciliazione Unione Triveneta, procedura partecipativa
Il Presidente illustra il progetto, mutuato dall’esperienza francese ed i caratteri innovativi della procedura partecipativa che riconoscerebbe nell’Avvocatura un nuovo importante ruolo di soluzione alternativa ai contenziosi. Evidenzia che il progetto è supportato anche dall’AIF e dalle Camere Civili.
Venezia: il giudizio è positivo ma ritiene necessario un ulteriore supporto documentale quali le relazioni accompagnatorie alla legge francese, la legge stessa nonché i riferimenti normativi francesi sulla conciliazione.
Interviene l’Avv. Pasqualin che evidenzia come il progetto di legge mira a porsi come una valida alternativa alla Mediazione con caratteristiche importanti e innovatrici perché intingono direttamente alle funzioni proprie dell’avvocato implementandone le funzioni. Il criterio ispiratore è prevedere un accordo in virtù del quale le parti si accordino per trovare una soluzione conciliativa con l’aiuto dell’avvocato. Riconosce agli avvocati di certificare con forza di legge le determinazioni assunte dalle parti. Il percorso è stato esteso anche in ambito familiare anche in presenza di figli. E’ un segnale innovativo della figura dell’avvocato.
Il Presidente invita gli Ordini a far pervenire, in tempi ristretti, i propri contributi onde contrastare l’istituto della Mediazione.
L’avv. Pettoello, componente la commissione informatica presso il CNF, comunica che il Consiglio Nazionale ha deliberato di affidare ad una software house, previa valutazioni di alcuni preventivi, l’incarico di predisporre un programma di gestione per gli Organismi di conciliazione di emanazione Forense che verrà così distribuito ai singoli organismi. I tempi dovrebbero essere di circa 4 mesi ditalchè suggerisce, allo stato di non acquistare programmi di gestione che verranno fornito gratuitamente.
4) Riforma professionale, aggiornamento
Si da atto che l’argomento è già stato trattato in occasione dell’intervento della Senatrice Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati.
5) Regolamento sulle specializzazioni, osservazioni degli Ordini
Il Presidente Antonio Rosa inviata gli Ordini a far pervenire all’Unione le osservazioni al Regolamento, osservazioni che verranno ricomprese in un unico documento da presentare la CNF. Il Presidente propone che si valuti l’opportunità se per il Regolamento sulle specializzazioni non sia opportuno “capovolgere il meccanismo di individuazione delle materie specialitistiche” collegando le specializzazioni alle sole materie di riferimento per le quali esistono o vengono ad esistenza delle associazione specialistiche, evidenziando le problematicità verificatesi del percorso contrario; sarà così la “base” e le esigenze del mercato ad indicare quali debbano essere le specialità. Le singole Associazioni specialistiche, tutte previo accredito e approvazione del CNF, stabiliranno con propri, criteri e corsi ed oneri di partecipazione; gli esami verranno svolti dalle singole Associazioni, anche su base territoriale, fermo restando i compiti di controllo e la preventiva approvazione del CNF e degli Ordini. Il ruolo del CNF e degli Ordini verrebbe individuato con finalità deontologiche e di garante per l’utente. Ricorda come le normative europee vietino sul punto l’attribuzione dell’autospecializzazione da parte dell’iscritto, che è quello che, di fatto, oggi accade in Italia.
6) Formazione professionale continua: modalità di valutazione del primo triennio, iniziative
L’avv. Zannier illustra la posizione del Consiglio di Pordenone tanto con riferimento alla valutazione degli obblighi formativi che della riduzione del numero dei crediti evidenziando che dette decisioni sono state assunte dal COA di PN in seguito alla riunione tenutasi presso il CNF a Roma il 4 dicembre 2010.
Padova: contesta una siffatta scelta e ritiene che “il sanare” a priori i colleghi che non hanno adempiuto all’obbligo formativo è diseducativo ed in contrasto con il significato della norma che ha imposto l’obbligo formativo. Quanto alla riduzione dei crediti ritiene che sarebbe meglio non ridurre il numero bensì trovare alternative alla semplice lezione frontale riconoscendo a molte attività formative, quali brevi incontri di studio, i crediti formativi.
Treviso: concorda con l’impostazione data dall’Ordine di Padova ed esprime contrarietà alla proroga per permettere l’integrazione. Il Presidente di Treviso evidenzia che il COA ha messo a punto un sistema di rilevazione automatico e il Consiglio valuterà caso per caso ed in ragione del numero dei crediti mancanti chi non ha ottemperato all’obbligo formativo. Quanto ai crediti per il futuro triennio il Presidente ritiene che tutti gli Ordini dell’Unione dovrebbero sul punto avere un’unica determinazione per evitare situazione discordanti in territori limitrofi.
Il Presidente Rosa propone l’introduzione di una scheda di valutazione onde esprimere un giudizio sulla qualità degli eventi.
Venezia: pone il problema pratico che molti colleghi per molto tempo saranno impegnati in doppie formazioni : quella relativa alla mediazione (ricordando che i crediti non vengono riconosciuti da molti ordini) e quella annuale di formazione con una evidente necessitò che venga individuato un criterio uniforme per tutto il Triveneto.
Belluno: condivide le prese di posizione di Padova e Treviso si per quanto concerne la valutazione dell’assolvimento dell’obbligo formativo per lo scorso triennio che per i futuri crediti ritenuti necessari per il prossimo triennio. Rappresenta poi che Belluno ha riconosciuto i credito anche con riferimento all’acquisto delle riviste.
Il Presidente suggerisce di seguire le indicazioni date dalla Commissione di Formazione, ad eccezione degli Ordini di Padova e Treviso, per quanto concerne la valutazione dello scorso triennio, e ricorda poi la convenzione per aggiornamento e-learning che potrebbe essere utilizzata come valvola di sfogo.
7) Sito Triveneto e Trivenews
L’avv. Secchieri illustra la situazione attuale del sito e della rivista on-line che a breve sarà consultabile e implementabile dai singoli Ordini. Sul pino informatico comunica che a partire dal 4 marzo a Padova le notifiche saranno eseguite in via telematica, che il Friuli Venezia Giulia dovrebbe inaugurare a breve il proprio sito di accesso per il polishweb e che nel prossimo mese di marzo anche a Bolzano saranno inaugurati i punti di accesso. Vi sarà da affrontare poi il problema dei costi. Illustra il vademecum in punto procedimento telematico con preghiera di darne diffusione tra gli iscritti.
8) Contratti collettivi di lavoro studi professionali, rinnovo, assistenza sanitaria integrativa
L’avv. Paolo Rosa illustra i nuovi contratti collettivi e le ripercussioni sui nostri studi. Illustra la presa di posizione del ministro del lavoro ed esprime il proprio pensiero in punto obbligo o meno di iscrizione del dipendente all’ente previdenziale complementare: in realtà non c’è obbligo di iscrizione all’ente previdenziale complementare ma se il dipendente esige l’importo corrispondente dobbiamo riconoscerlo anche retroattivamente. Le organizzazione sindacali hanno firmato i nuovi contratti ed evidenzia che l’Avvocatura era rappresentata dalla Confprofessioni (rappresentata dalla ANF). Suggerisce che l’Avvocatura si faccia parte diligente e vada in prima persona a rappresentare la posizione dell’Avvocatura.
9)Calendario Assemblee 2011
Il Presidente illustra il calendario delle prossime Assemblee:
2 aprile Rovigo
7 maggio Verona
18 giugno Trieste
16 luglio Tolmezzo
17 settembre Bolzano
22 ottobre Pordenone
3 dicembre Venezia
10)Richieste patrocini.
Il Presidente Rosa illustra la richiesta pervenuta dall’Ordine di Bassano del Grappa in relazione alla richiesta di un contributo straordinario con riferimento al convegno tenutosi a Bassano lo scorso ottobre che ha comportato spese impreviste e straordinarie che hanno inciso considerevolmente sul bilancio dell’Ordine. Il Presidente, attesa la rilevanza del convegno e l’importanza dei temi trattati propone all’Assemblea un ulteriore contributo di euro 1.000,00. L’Assemblea approva. Si delibera altresì il contributo all’Ordine di Belluno per gli incontri di studio programmati.
11)Varie ed eventuali
Interviene l’avv. Diego il quale illustra la scheda predisposta per l’utilizzo dei fondi di assistenza, questionario che verrà diffuso tra un campione di iscritti in cui viene richiesto di conoscere anche quali saranno i prossimi impegni di spesa in punto contributi di assistenza. L’avv. Diego evidenzia come sia importante tener salva l’autonomia dei singoli consigli in ordine alla distribuzione dei contributi di assistenza: Propone quindi una riunione dei soli presidenti onde chiarire alcuni aspetti sostanziali.
Il Presidente Rosa propone una riunione dei soli Presidente per affrontare alcuni argomenti di primaria importanza quali la verifica dell’obbligo formativo e i problemi relativi alla Cassa Forenseò
I Presidenti propongono la data del 22 febbraio alle ore 17,00 a Padova.
Il Presidente chiede l’autorizzazione all’Assemblea di riscontrare la richiesta pervenuta dagli avvocati Amministrativisti.
Si ricorda che la prossima Assemblea si terrà il 2 aprile 2011 a Rovigo.
Il verbale viene chiuso alle ore 14,00.
Il Presidente
(avv. A. F. Rosa)
Il Vice Presidente
(avv. P. De Girolami)
Il Vice Presidente
(avv. Franco Larentis)
Il Vice Presidente
(avv. Gianfranco Zannier)
Il Segretario
(avv. Alessandra Stella)