Oggi 18 giugno 2011 alle ore 10.00 in Trieste, presso lo Star Hotel Savoia Excelsior, Riva del Mandracchio n.4, si sono riunito per discutere del seguente ORDINE DEL GIORNO
- Roma 21 maggio: rappresentatività unitaria dell’Avvocatura problemi, avvio di una discussione
- Mediazione, proposta di legge sulla convenzione partecipativa: aggiornamenti
- Riforma professionale: presa di posizione del Triveneto sullo stato di “stallo” del progetto di riforma
- Proposte dell’Avvocatura per lo smaltimento dell’arretrato civile; progetto di riforma della magistratura onoraria
- Cassa di Previdenza e Assistenza Forense: bilancio, CdA e proposte programmatiche
- Avvocatura: creazione di un gruppo di lavoro per affrontare le problematiche dei giovani e delle Colleghe
- Segnalazione e problemi degli Ordini
- Congresso Firenze FBE
- Presentazione sito Commissione Patrocinio a Spese dello Stato
- Creazione sezione FAQ in materia di previdenza e problematiche fiscali
- Patrocini
- Varie ed eventuali
Per l’Ordine di Bassano del Grappa il Presidente
Per l’Ordine di Belluno il Presidente
Per l’Ordine di Bolzano il Presidente
Per l’Ordine di Gorizia il Presidente
Per l’Ordine di Padova il Presidente sostituito dall’avv. Prando
Per l’Ordine di Pordenone il Presidente
Per l’Ordine di Rovereto il Presidente
Per l’Ordine di Rovigo il Presidente sostituito dall’Avv. Berti
Per l’Ordine di Tolmezzo il Presidente
Per l’Ordine di Trento il Presidente sostituito dall’Avv. Fassino
Per l’Ordine di Treviso il Presidente
Per l’Ordine di Trieste il Presidente
Per l’Ordine di Udine il Presidente sostituito dall’Avv. Galimberti
Per l’Ordine di Venezia il Presidente
Per l’Ordine di Verona il Presidente
Per l’Ordine di Vicenza il Presidente Decchino
Sono altresì presenti, senza diritto di voto, l’avv. Pasqualin Consigliere del CNF, i Consiglieri dell’Ordine di Trieste avvocati Sabini, De Angelis, Martegani, Lonciari, il delegato dell’Unione Campania avv. Fusco, gli avvocati Diego, Donella e Smania, delegati Cassa Forense, l’avv. Pozzobon delegato OUA, i Coordinatori delle Commissioni avv.ti Consoli, Toffano, Barna, Mondini, ed una quarantina di altri Colleghi tra cui l’avv. Ferrarese, Avesani, Vespasiano, Dal Col, Faggiotto, Fiorella, Decchino, Becci. E’ presente l’Ufficio di Presidenza dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine dell’Unione, Avvocati Rosa, De Girolami, Larentis, Zannier, Stella e Facchini. Assenti giustificati gli avvocati Muggia e Secchieri.
L’avvocato Rosa assume la Presidenza dell’Assemblea. Segretario l’avv. Alessandra Stella.
Constatata la regolarità della convocazione e del numero dei presenti, il Presidente dà inizio ai lavori, ringrazia i Presidenti presenti e l’Ordine di Trieste per l’ospitalità.
Il Presidente dell’Ordine di Trieste porge i saluti del Foro Triestino e pone l’attenzione sui temi oggi all’odg; ricorda le novità negative per l’avvocatura, quali la decisione del TAR del Lazio sul regolamento sulle specializzazioni che contesta il potere regolamentare del CNF. Evidenzia come in questo contesto sia ancor più necessaria la coesione degli Ordini per condurre ad unità le idee dell’Avvocatura affinché emergano a livello locale e nazionale. Un esempio per tutti il progetto sulla convenzione partecipativa che rappresenta una soluzione di contenuto che deve essere portata avanti con convinzione dall’Avvocatura. E’ presente il rappresentante dei Fori Campani che porge i suoi saluti e ricorda l’importanza dell’Unione Triveneta, unanimemente considerata attiva, competente ed efficiente e stimolo di unione tra tutte le componenti dell’Avvocatura. Ricorda le battaglie dell’Avvocatura che l’Unione Triveneta ha intrapreso e che anche gli Ordini Campani hanno condiviso e che condivideranno, battaglie a favore dell’Avvocatura tutta e nell’interesse di
tutta la nazione e a tutela dei cittadini che vengono ingannati delle norme che vorrebbero abbandonare alla politica della legge del più forte i diritti fondamentali.
Si passa quindi alla trattazione dell’odg.
1) Roma 21 maggio: rappresentatività unitaria dell’Avvocatura problemi, avvio di una discussione
Il Presidente Rosa pone l’accento sull’unitarietà dell’Avvocatura, idea meramente utopica poiché le varie componenti dell’Avvocatura non si sono riconosciute dell’OUA perdendo credibilità come dimostrato per quanto concerne la riforma professionale. L’idea era quella di creare un tavolo stabile di consultazione tra associazioni, unioni e CNF nel quale si potesse discuterei problemi dell’Avvocatura che non necessariamente deve condurre a risposte unitarie poiché chi dissente si sentirebbe, come in effetti si sente, a proporre battaglie. Solo in questo modo potremo illustrare ai politici i vari indirizzi lasciando agli stessi il compito di assume le decisioni ritenute opportune.
Ricorda la posizione dell’OUA, apparsa recentemente sula stampa, che pone ancora una volta in crisi l’unitarietà dell’Avvocatura.
Interviene l’avv. Pozzobon che osserva come molti colleghi, in verità la maggioranza, si riconosce nell’OUA individuando nella stessa l’organismo che porta avanti le esigenze della classe forense, le esigenze dei cittadini, impegno constatato personalmente. Evidenzia che le indicazioni del Congresso sono portate avanti dall’OUA. Anche le astensioni sono quasi totali. Per quanto concerne il mutamento del modello dell’OUA potrebbe in effetti essere modificato ma non conosce in che modo. A settembre ci sarà un congresso per decidere le future strategie e ricorda come la partecipazione all’OUA rende possibile capire che le esigenze dell’Avvocatura sono quelle portate avanti dall’OUA. Ribadisce necessità di una voce unitaria a prescindere dal nome che si vorrà dare all’Organismo. Un decisione diversa comporrebbe un passo indietro dell’Avvocatura.
Il Presidente Rosa ricorda l’inutilità delle astensioni proclamate dall’OUA evidenziando come, al contrario, questo sia un momento in cui è necessario spingere in direzione opposta e forzare la politica per modificare le leggi. L’avv. Pozzobon ribadisce che la maggioranza dei delegati ha votato per l’astensione. L’Avv. Spataro illustra che i delegati del Triveneto, senza neppure un preventivo confronto, hanno votato contro l’astensione e si sono ritrovati isolati, senza possibilità di poter proporre un’alternativa; ricorda poi che, in realtà, l’OUA ha un seguito molto forte e, di fatto, è il solo Triveneto a rischiare di rimanere isolato. L’avv. Rosa rileva che già da 2 mesi la proposta sulla convenzione partecipativa è a mani del Presidente OUA e che nulla viene detto pur sapendo che l’Ufficio legislativo del Ministero è d’accordo. Come può allora essere rappresentativo un Organismo che non mette neppure all’odg il progetto? L’avv. Pozzebon osserva che la proposta è valutata dall’OUA ma che se la battaglia è quella di eliminare l’obbligatorietà della mediazione allora sarebbe contraddittorio affermare che se viene fatta dall’Avvocatura allora va bene.
Interviene l’avv. Bianchi Bridda che ribadisce il proprio consenso al progetto di riforma professionale. Dopo troppi anni la riforma era necessaria e se l’OUA vuole farla ammarare ne sarà responsabile.
Interviene l’avv.Gaggioli che ricorda le motivazioni che hanno condotto alla nascita dell’OUA: riunire le voci di tutte le associazioni. Pone l’accento sulla differenza tra l’Organismo e la sua Presidenza. Ricorda poi come le battaglie tra OUA e CNF vi siano sempre state. Evidenzia poi che il CNF non ha aiutato l’Avvocatura al contrario dell’OUA che invece comunque qualche cosa ha fatto. Anche solo il fatto di aver impugnato il decreto sulla mediazione e aver spostato a livello costituzione la discussione è un passo in avanti. Suggerisce che, a fronte della sospensione del pagamento, il Presidente del Triveneto possa rivolgere a De Tilla la volontà riconciliativa, tipica dell’Unione, magari insieme all’Unione dei Fori Siciliani, della Lombardia, onde rappresentare che le modalità di Presidenza e di battaglia vanno cambiate.
Interviene l’avv. Zannier che ricorda che dualismo tra CNF ed OUA c’è sempre stato. Evidenzia che solo un coordinamento degli Ordini può condurre a risultati positivi perché solo gli Ordini vivono quotidianamente i problemi dell’Avvocatura. Se gli Ordini individuassero alcuni punti comuni potrebbe essere un primo passo. Certo creare una voce unitaria dell’Avvocatura sarebbe ottimo ma come arrivare ad una voce unitaria non è facile se non ripartire dal riconoscimento del ruolo primario degli Ordini. Quanto alle indette astensioni ribadisce il proprio convincimento che a nulla servano se non a danneggiare il proprio cliente. E’ un nostro compito quelli di fare proposte serie; si associa poi al convincimento espresso dal Presidente di Belluno con riferimento alla legge professionale: è necessaria a prescindere dal contenuto e bisogna appoggiarla così come è.
Il Presidente Rosa propone di costituire un centro di coordinamento per valutare se e come creare una possibile posizione del Triveneto comune per quanto concerne l’OUA e la sua rifondazione ricordando che è necessario valutare il passato e valutare che il conflitto ora è tra OUA ed associazioni forensi non più solo tra OUA e CNF. Propone all’Avv. Diego di coordinare la commissione, proposta accolta all’unanimità dai Presidenti.
2) Mediazione, proposta di legge sulla convenzione partecipativa: aggiornamenti
Il Presidente aggiorna sullo stato della presentazione della convenzione partecipativa già all’esame della camera. Purtroppo evidenza che il Presidente Napolitano ha ritenuto che la suddetta norma di carattere processuale non sia urgente e come tale non potrà essere promulgata nel forme del decreto legge. Ringrazia il Senatore Caruso e l’Onorevole Contento per essersi fatti portavoce della proposta di legge.
Prende la parola il consigliere del CNF Avv. Pasqualin e che porge i saluti anche a nome dei consiglieri Mascherin e Broccardo, impegnati a Roma. Evidenzia come le discussione interne all’avvocatura non siano comprensibili all’esterno. Anche l’astensione non è compresa. Osserva che tra CNF e OUA vi sono punti in comune e punti in disaccordo, quali le scelte tattiche. I politici rappresentano la società civile che non comprende le nostre discussioni e dovrebbe essere l’Avvocatura ha presentare proposte fattive. E’ vero che il problema della rappresentanza va affrontato ma abbisogna di approfondimenti, salti nel buio non sono permessi. Un’Assemblea straordinaria in questo momento voluta dall’OUA non aiuta perché pone un’accelerazione con un conseguente impegno troppo assorbente. Ad esempio un intervento, seppur minimale, sull’organizzazione quanto ai contenuti deve essere fatto. Evidenzia che il CNF ha disposto la riconvocazione del tavolo di discussione tra i Presidenti distrettuali, i Presidenti delle Unioni, la Cassa di Previdenza, le Associazioni e l’OUA. La prima convocazione è per sabato 2 luglio ed è volta a capire gli umori dell’Avvocatura sulla riforma professionale e di puntare alla sua approvazione. Evidenzia che molti interventi sono stati strumentalizzati ed hanno condotto alla recente decisione che ha sconfessato il potere del CNF in materia regolamentare. Questo ha condotto alla spaccatura dell’Avvocatura anche all’esterno. Oltre all’intendo di ritrovare la coesione si affronteranno altri problemi quali quella dell’amministrazione della giustizia. La situazione è drammatica ed al tracollo con un elemento ulteriore: insufficiente adeguatezza del personale amministrativo. Dobbiamo prendere atto che lo stato non è in grado di risolvere il problema. Il CNF sta lavorando per l’approvazione di un disegno con un presupposto: seduti intorno ad un tavolo con un Ministro che disporrà finanziamenti per il sistema giustizia. A questa condizioni l’Avvocatura con le proprie risorse potrà aiutare la drammatica situazione. Il tutto certamente nell’interesse dell’Avvocatura ma altresì per far capire ai cittadini il ruolo della stessa. Quanto alla mediazione pare che il Ministro sia d’accordo sul fatto che potrebbe essere mantenuta l’obbligatorietà solo per un periodo transitorio onde far imparare il concetto di mediazione. L’avv. Pasqualin, tuttavia, evidenzia che purtroppo una volta introdotta non sarà facile eliminare l’obbligatorietà. Plaude al progetto della convenzione partecipativa che permetterebbe di risolvere il problema creato dalla mediazione. Sulle specializzazioni il CNF sta valutando se vi siano i margini sotto il profilo giuridico e di opportunità di impugnare la sentenza. Quanto al Bilancio consuntivo 2010 del CNF evidenzia che lo stesso non è stato approvato poiché è stata richiesta una nota integrativa che permetta una lettura trasparente dei dati che renderà chiarissima la situazione contabile del CNF.
Ricorda poi che è stato affrontato il problema dei contributi arretrati e che per il futuro verrà utilizzato il Concessionario per la riscossione dei contributo. Per il recupero dell’arretrato verrà posto in atto un piano di recupero.
Il Presidente Rosa illustra il progetto di semplificazione dei riti presente in cartella. L’Avv. Pasqualin illustra alcuni aspetti quali la trasformazione del rito camerale a rito sommario. Vi sono aporie che debbono essere approfondite, quali la possibilità di pensare ad un procedimento di inibitoria che sia tendenzialmente unificato ovvero la possibilità di avviare il procedimento spedendo il ricorso per posta.
Il Presidente Rosa invita gli Ordini a far pervenire le loro osservazioni e segnala l’art.12 che comporterà che gli avvocati non avranno più interesse a farsi asseverare le parcelle e che le parti potranno stare personalmente nel relativo giudizio.
3) Riforma professionale: presa di posizione del Triveneto sullo stato di “stallo” del progetto di riforma
L’argomento è già stato discusso.
4) Proposte dell’Avvocatura per lo smaltimento dell’arretrato civile; progetto di riforma della magistratura onoraria
L’argomento è già stato discusso.
5) Cassa di Previdenza e Assistenza Forense: bilancio, CdA e proposte programmatiche
Il Presidente riporta le osservazioni di Paolo Rosa che evidenzia la discrasia tra i dati degli iscritti e alla Cassa. Ricorda la drammatica situazione della Cassa degli Ingegneri, che hanno investito in titoli tossici. Prende la parola l’avv. Diego che riferisce come l’articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica” sia diffamatorio e che la Cassa si riserva ogni decisione . Il bilancio della Cassa Forense è corretto, vi sono alcune criticità ma sono state ridotte le spese gestionali, vi sono stati investimenti di grande prudenza e non vi sono titoli tossici. La perdita su Unicredit e Generali è stata dilazionata nel tempo e coperta da accantonamenti o vendita di cespiti. La situazione è positiva e il trend di investimento porta il dato del 4.83%. Inoltre sono stati posti in atto rimedi avanzati e predisposto un piano di investimento che mette in rapporto i piani di investimento e redditività con le possibili spese. La criticità è generale e riguarda anche l’Avvocatura. Le previsioni a lunga durata sono di tranquillità. Certamente il fenomeno dei giovani avvocati che non hanno redditi per pagare la Cassa è un problema ma sempre monitorato dalla Cassa. La preoccupazione è generale e il destino della professione forense si riflette sulla Cassa. Evidenzia che in settimana saranno eletti il nuovo Presidente e parte dei Consiglieri. I candidati sono gli avvocati Smania, Donella, e Diego con appoggio reciproco.
Riprendendo le problematiche OUA suggerisce che il Trivento rifletta sulle possibili soluzioni da adottare. Ringrazia per l’incarico conferitogli e suggerisce che il gruppo di lavoro dovrà fare un lavoro di preparazione silenziosa ma fattiva preparandosi per il futuro.
6) Avvocatura: creazione di un gruppo di lavoro per affrontare le problematiche dei giovani e delle Colleghe
L’argomento si rinvia.
7) Segnalazione e problemi degli Ordini
L’argomento si rinvia.
8) Congresso Firenze FBE
L’argomento oggetto del Congresso è stato “La sicurezza sociale degli Avvocati. Sistemi previdenziali a confronto”. L’Avv. Stella illustra sinteticamente i sistemi previdenziali adottati in Europa e, in particolare, osserva i sistemi adottati in Francia ed in Spagna fondati sui principi di solidarietà ed assistenza e con contribuzioni facoltative e differenziate. I piani di risparmio sono vari e godono di alta redditività. Rappresenta poi che a differenza degli altri paesi aderenti alla FBE nel Regno Unito non esiste un sistema previdenziale obbligatorio per gli avvocati. Il Segretario rimanda quindi alla relazione stilata inserita nella cartella.
9) Presentazione sito Commissione Patrocinio a Spese dello Stato
Prende la parola il Segretario, Avv. Stella che illustra il recente congresso della Federazione degli Ordini Europei a cui recentemente, è entrata a far parte l’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine.
L’ingresso dell’Unione è stato apprezzato da parte di tutti i soci della FBE e che la nostra attività, svolta nell’interesse di tutta l’Avvocatura Italiana, ha destato grande consenso da parte dei molti Presidenti, italiani e stranieri, presenti al Congresso.Prende la parola il Coordinatore della Commissione Avv. Toffano presenta il nuovo sito dedicato al Patrocinio a Spese dello Stato, alla cui creazione cui tutti i componenti della Commissione hanno partecipato. L’avv. Toffano illustra il sito che prevederà a breve la possibilità di navigazioni in diverse lingue proprio, servizio previsto per facilitare l’accesso anche alle persone straniere che sempre di più avanzano domande di ammissione al patrocinio a spese dello stato.
10) Creazione sezione FAQ in materia di previdenza e problematiche fiscali.
L’Assemblea concorda nella elaborazione di un sito anche per la materia previdenziale e fiscale
11) Patrocini
L’avv. Rosa comunica che nel prossimo ottobre verrà organizzato a Verona un convegno in materia informatica a Verona. Prende la parola l’avv. Dalla Riva, Vie Presidente Nazionale dell’AIGA, che illustra l’interessante convegno organizzato in collaborazione con l’Unione che si terrà ad Asiago il prossimo 16 e 17 settembre presso il Centro Congressi. L’avv. Dalla Riva comunica che sarà presente il sottosegretario Casellati e che si affronterà il sistema di amministrazione giustizia in tutta l’Italia nonché dei sistemi da proporre per salvare il processo civile. Vi sarà un fattivo confronto con esperienze. Ringrazia per la collaborazione ed il patrocinio concesso l’Unione e gli Ordini di Vicenza e Bassano.
12) Varie ed eventuali
Il Presidente Rosa comunica che l’Unione è stata inviata a partecipare all’Assemblea API a Roma che si terrà il 13 luglio. Il Presidente chiede che gli Ordini esplichino i problemi incontrati nell’informatizzazione dei Distretti. L’avv. Gambel Benussi per il Distretto di Trieste comunica che vi è stato un progressivo adeguamento al processo civile telematico; tutti gli iscritti si doteranno di firma digitale ma il problema è da parte degli uffici posto che non c’è dialogo tra consolle magistrati e uffici. L’Avvocatura sarà in grado di accedere ma le difficoltà si presenteranno nei Tribunali. Evidenzia poi problemi pratici quali i dati anagrafici degli avvocati ed il loro inserimento nei data base che ha necessitato di una “ripulitura” con oneri a carico dell’avvocatura poiché i dati siano stati riportati sbagliati dai cancellieri. La necessità è che gli operatori giustizia debbono essere cambiati e più vicini all’informatizzazione. Diversamente i costi saranno maggiori perché ogni volta sarà necessario chiamare tecnici informatici. L’avv. Grasso evidenzia che il prossimo mercoledì 22 giugno ci sarà un aggiornamento sull’utilizzo delle regole tecniche per l’utilizzo del processo telematico nel Veneto. Il vero problema è il fatto che il Triveneto dimostrando una sensibilità particolare si è accollato spese ed oneri ed ora è preso in contropiede con le nuove iniziative quali la posta elettronica certificata. Evidenzia che a Venezia il sistema è già utilizzato da 2 mesi e che ha avuto un grande successo. Tutti chiedono di essere adeguatamente informati per utilizzare il mezzo.
La tempestività ed l’utilizzo del personale fuori dagli uffici è fondamentale. I rappresentati del distretto di Trento e Bolzano funziona ed a Trento è partito anche il processo telematico in materia amministrativa.
Si da ora lettura dell’art. 55 bis proposto dal CNF e l’avv. Zannier evidenzia varie problematiche quali l’incompatibili per avvocati che esercitano l’attività negli stessi locali.
Il Presidente ricorda che è necessario ricondurre la mediazione all’interno di una cornice giuridica, battaglia in cui l’Unione di è impegnata in prima persona.
L’avv. Pasqualin evidenzia le ragioni che hanno ispirato della scelta: apparire autonomi ed indipendenti. Chi accede deve avere anche la sensazione di autonomia. Sul secondo punto osserva che l’avvocato che svolge il ruolo di mediatore deve essere prima di tutto avvocato, ad esempio non può non far presente che il diritto è prescritto.
L’avv. Gambel Benussi evidenzia un serio problema per quanto concerne le incompatibilità successive che pare un limite eccessivo.
L’avv. Savio concorda con le osservazioni sollevate dall’avv. Zannier. Osserva poi che o si parte dal principio che si ragioni solo di interessi o si continua a parlare di schemi giuridici e la deontologia dovrà tenerne conto. Il problema di uno studio non associato è un grosso problema con evidenti problemi di privacy. Il mediatore non decide, si deve partire da questo presupposto.
L’avv. Malfer osserva che vedere disciplinato il comportamento del mediatore in un codice deontologico è alquanto anomalo. Proprio l’eccezione di prescrizione ne è l’esempio ma il mediatore non dovrebbe darne conto, L’unico limite è quello di non andare contro l’ordine pubblico. Suggerisce un maggior approfondimento dell’argomento.
L’Avv. Pasqualin ribadisce che il mediatore avvocato non può dimenticarsi di essere avvocato. E la norma così severa sull’’incompatibilità è stata introdotta proprio per dare alla parte la sensazione che non vi siano motivi di parzialità.
Prende la parola l’avv. Pozzebon che concorda con la tesi esposta dall’avv. Savio.
L’avv. Faggiotto evidenzia che anche nel progetto sulla convenzione partecipativa i problemi sono uguali.
L’avv. Savio ricorda che l’errore di fondo nell’affrontare la mediazione e che non vi debba essere un’esasperazione di norme tecniche.
Il Presidente Rosa osserva, invece, che gli interessi non sono staccati dal diritto: un interesse non sorretto da alcun diritto è prepotenza. I nostri organismo debbono differenziarsi dagli altri organismi perché noi assicuriamo qualche cosa in più rispetto agli altri organismi, solo noi potremo dare tranquillità al cittadino che il suo interesse verrà guardato all’interno dì una cornice giuridica.
Il Presidente invita gli Ordini a far pervenire le osservazioni alla Segreteria in modo da accorparle e farle pervenire in tempo utile al CNF.
Si ricorda che la prossima Assemblea si terrà il 16 luglio a Tolmezzo.
Il verbale viene chiuso alle ore 13,00
Il Presidente
(avv. A. F. Rosa)
Il Vice Presidente
(avv. P. De Girolami)
Il Vice Presidente
(avv. Franco Larentis)
Il Vice Presidente
(avv. Gianfranco Zannier)
Il Segretario
(avv. Alessandra Stella)