Oggi sabato 10 luglio 2010 alle ore 10,00 in Belluno presso il Park Hotel Villa Carpenada, Via Mier, 158 per discutere il seguente ORDINE DEL GIORNO
- Approvazione preventivo 2010 e determinazione del contributo da parte degli Ordini
- “Sciopero bianco” magistrati: ricognizione delle eventuali problematiche insorte
- Aggiornamento sull’iter della Legge Professionale: iniziative
- Aggiornamento iniziative OUA sulla mediazione ed istituzione Organismi di Mediazione da parte dei Consigli
- Consigli del triveneto: approvazione di un testo condiviso di Statuto e Regolamento
- Specializzazione: regolamento predisposto dal CNF: eventuali osservazioni del triveneto
- Presentazione disegno di legge CNF per la riforma dei Consigli Giudiziari
- Riforma processo amministrativo: considerazioni del Coordinatore prof Bertolissi
- Trivenews: problematiche insorte
- Commissione Statuto aggiornamento sullo stato dei lavori
- Informatica: aggiornamento sugli adempimenti degli Ordini per la comunicazione della PEC al CNF; aggiornamento sulla situazione nel Distretto Veneto, contatti con ABI per protocollo nelle Regioni FVG e Trentino
- Consulta FVG: iniziative del Triveneto per estenderla anche alle Regioni Veneto e Trentino
- INAIL proposta di convenzione per la pratica presso Uffici legali INAIL
- Commissioni triveneto: aggiornamento sulla loro composizion
- Partecipazione Congresso Forense di Genova
- Relazione Convegno Osservatori Bologna
- Patrocini Convegni
- Varie eventuali
- Delibera ed iniziative dell’Unione Triveneta sull’ emendamento nr. 48.0.1000 all’AS 2228 a firma del Ministro Angelino Alfano
Sono presenti:
Per l’Ordine di Bassano del Grappa il Presidente
Per l’Ordine di Belluno il Presidente
Per l’Ordine di Bolzano il Presidente
Per l’Ordine di Gorizia Il Presidente sostituito dall’avv. Gambel Benussi
Per l’Ordine di Padova il Presidente sostituito dall’avv. Menaldo (non è Menato?)
Per l’Ordine di Pordenone il Presidente
Per l’Ordine di Rovereto il Presidente
Per l’Ordine di Rovigo il Presidente sostituito dall’avv. Berti
Per l’Ordine di Tolmezzo il Presidente
Per l’Ordine di Trento il Presidente
Per l’Ordine di Treviso il Presidente sostituito dal Segretario avv. Grassetto
Per l’Ordine di Trieste il Presidente
Per l’Ordine di Udine il Presidente
Per l’Ordine di Venezia il Presidente sostituito dal Segretario avv. Stivanello
Per l’Ordine di Verona il Presidente sostituito dall’Avv. Annibali
Per l’Ordine di Vicenza il Presidente
Sono altresì presenti, senza diritto di voto, gli avvocati Mascherin, Bulgarelli, Consiglieri del CNF, gli avvocati Grimaldi, Donella, Smania, delegati Cassa Forense, l’avv. Faggiotto per le Camere Civili, l’avvocato Giorgi, per l’AIGA, l’avvocato Pozzobon, per l’OUA, l’avv. Sartori per l’AIAF, i Coordinatori delle Commissioni avv. Luigi Casalini, avv. Paolo Rosa, avv. Andrea Pallaver; avv. Rosi Toffano, avv. Aurelia Barna; è presente il dott. Alessio Pellegrino, consulente informatico del CNF, nonché i Colleghi Vianello, Bertoluzzi, Monteneri,. Galimberti, Pezzo, Tomasino i delegati ai Consigli Giudiziari avv. Mario Diego e l’avv. Stefano Frizzi, avv. Chiello, Mulin; l’avv. Della Riva, Vicepresidente AIGA nonchè una ventina di altri colleghi. E’ presente l’addetto stampa dott. Saccon. L’avv. Mario Bertolissi ha comunicato il suo impedimento a presenziare all’odierna Assemblea poiché impegnato come relatore nell’ambito del convegno annuale di Cortina, dedicato al nuovo diritto dell’energia. Assente l’avv. Pagotto colpito da un grave lutto.
E’ presente l’Ufficio di Presidenza dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine dell’Unione, avvocati Rosa, Pasqualin, Zannier, Stella, Secchieri, Facchini. Assente giustificato l’avv. Muggia
Il Presidente dell’Ordine di Belluno ringrazia i partecipanti della loro presenza ed evidenzia le gravi problematiche con le quali, quotidianamente l’Avvocatura deve confrontarsi quali la mediazione, le riforme del codice di procedura civile e la formazione obbligatoria. Il Presidente ringrazia l’Unione Triveneta per l’attività svolta tanto per quanto concerne gli aspetti organizzativi e di collegamento tra gli Ordini che per le funzioni politiche e per gli approfondimenti normativi che rendono il Triveneto un punto di riferimento per tutti gli Ordini aderenti.
L’avvocato Rosa assume la Presidenza dell’Assemblea. Segretario avvocato Stella.
Constatata la regolarità della convocazione, il Presidente dà inizio ai lavori e ringrazia l’avvocato Bianchi Bridda per l’ospitalità ed accoglienza nonché i Presidenti presenti anche per l’attività svolta nella seduta tenutasi la giornata precedente che ha condotto all’approvazione del Regolamento e dello Statuto degli Organismi di mediazione. Anticipa che l’Ufficio di Presidenza indirizzerà al Presidente Alpa prima della chiusura di questa consiliatura.?
Si passa quindi all’esame dell’Ordine del Giorno.
1)Approvazione preventivo 2010 e determinazione del contributo da parte degli Ordini
Il Presidente illustra la relazione ed il bilancio che prevede una riduzione del contributo che diminuirà da euro 10,00 ad euro 8,00 per ogni iscritto.
I Presidenti all’unanimità approvano la proposta ed il bilancio preventivo per l’anno 2010 ed il contributo di euro 8,00 per ogni iscritto al 31.12.2009.
2)“Sciopero bianco” magistrati: ricognizione delle eventuali problematiche insorte
Il Presidente illustra la problematica insorta e ribadisce la posizione degli Ordini che hanno un ruolo istituzionale ben distinto da quello delle Associazioni Forensi. Viene altresì evidenziato dai presenti che lo “sciopero bianco” indetto dalla Magistratura non ha provocato particolari problemi nei tre Distretti.
3) Aggiornamento sull’iter della Legge Professionale: iniziative
Il Presidente illustra lo stato dell’iter che di fatto appare al momento fermo.
Prende la parola il Consigliere del CNF Avv. Mascherin il quale evidenzia che la metodologia adottata dalle forze politiche è stata quella di escludere, scientemente, l’Avvocatura da ogni coinvolgimento. Molte sono state le promesse non rispettate dai politici e l’attività sino ad oggi perseguita è palesemente di ostracismo dell’Avvocatura, vista come la causa della grave situazione della giustizia. Il messaggio che l’Avvocatura dovrebbe trasmettere è di mancanza di riconoscimento e fiducia del Ministro Alfano e di pretendere un incontro diretto con il Presidente del Consiglio. Le rimostranze, per quanto concerne il CNF, potrebbero, ad esempio, consistere in una riunione permanente del Consiglio sino a quando la rappresentanza istituzionale dell’Avvocatura non sarà ricevuta da Berlusconi. Gli Ordini locali potrebbero ricordare al sottosegretario Casellati, nonché ai Senatori Berselli e Mugnai, che hanno garantito l’approvazione della legge professionale entro l’estate.
Suggerisce altresì un incontro con il sottosegretario per un confronto diretto.
Rappresenta altresì che molte Unioni, se contattate dal Triveneto, che rappresenta un punto di riferimento, potrebbero aderire all’ipotesi di una riunione permanente dell’Avvocatura per denunciare le promesse non mantenute.
Una decisione di tal fatta rappresenterà certamente un segnale anche per le Istituzioni Nazionali. L’alternativa è semplicemente accontentarsi del ritiro dell’emendamento n.48.0.1000, ma invita l’Avvocatura ad una presa di posizione forte.
L’avv. Sartori, per l’AIAF, evidenzia come sia sempre più urgente addivenire all’approvazione della legge professionale. L’AIAF assieme alle Camere Penali, ai Giuslavoristi ed ai Tributaristi ha creato un apparato per la Scuole di Specializzazioni con oneri e costi che, se la legge non dovesse venir approvata in tempi brevi, potrebbe creare rilevanti problemi economici oltre che organizzativi per le Associazioni. Viene data lettura del comunicato predisposto e l’avv. Sartori chiede che venga istituito un tavole dell’Avvocatura per un fattivo confronto.
L’avv. Faggiotto, per le Camere Civili, fa presente che sebbene l’emendamento sia stato ritirato il Ministro Alfano ha già presentato un piano urgente per lo smaltimento dell’arretrato
L’avv. Bulgarelli evidenzia che il Ministro Alfano ha comunicato che non parteciperà all’incontro già fissato dal CNF e che in sua vece sarà presente un delegato. E’ di tutta evidenza che un tanto rappresenta la volontà del Ministro di proseguire nel progetto già intrapreso di modifica del sistema giustizia senza consultare l’Avvocatura.
Il Presidente Rosa propone di chiedere formalmente le dimissioni del Ministro della Giustizia in quanto il Ministro facendo proprio l’emendamento, poi ritirato, .avrebbe voluto adottare un provvedimento tecnicamente errato, senza confronto con l’Avvocatura e la Magistratura. Evidenza che anche CNF e l’OUA dovrebbero richiedere le dimissioni del Ministro.
L’avv. Bulgarelli, quanto all’erroneità dell’emendamento, rappresenta che il Ministro lo ha proposto benché tutti i pareri richiesti ad emeriti processualcivilisti avessero evidenziato la sua inammissibilità.
L’avv. Malfer, per Rovereto, si dimostra d’accordo su un’azione forte che deve tuttavia, coinvolgere l’intero disegno perseguito dal Ministero che, perseguendo l’obiettivo primario di abbattere il contenzioso, sta ponendo in atto ogni azione possibile per avversare l’Avvocatura che rappresenterebbe uno degli elementi da eliminare o comunque contenere.
L’avv. Zannier, per Pordenone, evidenzia che l’Avvocatura deve presentarsi in maniera coesa e decisa. Deve riappropriarsi di un rapporto diretto con gli iscritti come all’epoca del Decreto Bersani quando le Assemblee indette avevano grandissima affluenza. Suggerisce un disegno comune e coordinato di tutte le componenti dell’Avvocatura e che tutte le iniziative che l’Avvocatura andrà ad assumere siano concordate e si svolgano in contemporanea. Le iniziative dovranno dimostrare che l’Avvocatura è unita e decisa. Auspica che tutte le componenti dell’Avvocatura chiedano le dimissioni del Ministro.
L’avv. Pozzobon evidenzia che, apparentemente, all’esterno l’immagine che è data è di un’attività legislativa volta a limitare il contenzioso. L’Avvocatura, tuttavia, che ben conosce le problematiche sottostanti e quale sarà il danno che il cittadino avrà da siffatte risoluzioni, non ha la forza per far uscire un messaggio di pari valore e di uguale impatto mediatico. Pur d’accordo sulle iniziative congiunte, l’Avvocatura deve riuscire a far capire al cittadino il messaggio per cui combatte, non per tutelare gli avvocati, ma per la difesa del diritto alla difesa. Suggerisce che l’Unione individui una soluzione che possa risolvere anche questo tipo di problematica.
Il Vice Presidente, avv. Pasqualin condivide quanto espresso sino ad ora e rappresenta che l’Avvocatura potrebbe puntare ad iniziative mediatiche di rottura. Suggerisce di acquistare pagine sui quotidiani al fine di evidenziare la reale drammatica situazione e che il Governo propone come soluzioni miracolose provvedimenti inutili e pregiudizievoli. Il messaggio che dovrebbe essere mandato è che la politica racconta falsità e l’Avvocatura è pronta a impegnarsi ad esempio nella mediazione per risollevare le sorti della giustizia. Propone che i Presidenti degli Ordini, in uno alle Associazioni Forensi tutte, convochino una o più conferenze stampa per lanciare il messaggio dell’Avvocatura e dare immagine di compattezza.
Tutti i Presidenti concordano con la proposta dell’avv. Pasqualin che tuttavia non deve essere isolata perché perderebbe efficacia e ribadiscono che tutte le iniziative devono essere concordate.
I Presidenti chiedono che l’Ufficio di Presidenza elabori un comunicato comune per tutti.
L’avv. Stivanello, per Venezia, e l’avv. Annibali per Verona, pur concordando sulle iniziative, suggeriscono una maggior riflessione sull’argomento richiesta dimissioni del Ministro, ritenendo più significativa l’espressione di totale dissenso e sfiducia nell’interlocutore piuttosto che la richiesta di dimissioni, che è solo un passaggio simbolico.
L’avv. Nicolussi-Leck, per Bolzano, concorda ma ritiene necessario cercare alleati politici a livello locale onde creare coalizioni che possano essere un segnale di forza. Sarebbe necessario sollecitare Senatori e Deputati che vorranno essere rieletti per concordare con loro ipotesi di soluzioni.
L’avv. Menaldo (o Menato?), per Padova, concorda sulle iniziative e ritiene necessario che l’Avvocatura dimostri che è pronta a combattere.
L’Uffici di Presidenza è delegato a redigere una bozza di documento che sarà diffuso dagli Ordini con coinvolgimento di tutte le componenti dell’Avvocatura.
Il Presidente Rosa rappresenta la richiesta proveniente dall’AIAF per la modifica del D.L. 31.05.20010 art.19 comma 14 che attribuisce ai soli notai il compito di fare le verifiche in esso indicate.
Interviene per l’AIAF l’avv. Sartori che illustra le problematiche. Viene segnalato che a Venezia si ricorre ad una autocerticazione. Dopo approfondita discussione viene approvata la seguente delibera.
Interviene l’avv. Stivanello il quale fa presente che il decreto legge 31 maggio 2010 n. 78. ha modificato l’art. 182 quater L.F. Questa normativa rischia di essere penalizzante se si considera quanto segue, sulla scorta di un recente documento dell’Unione forense piemontese:
1) la nuova formulazione dell’art. 111 LF, ha espressamente previsto la natura prededucibile dei crediti “sorti in occasione o in funzione di procedure concorsuali”. Prima del D.L. n. 78/2010, tale norma consentiva di poter sostenere il superamento dell’orientamento dottrinale e giurisprudenziale consolidatosi sotto il precedente sistema legislativo, secondo cui al credito professionale nascente da attività svolta per la presentazione della domanda di concordato preventivo o per l’accesso a procedura concorsuale non poteva riconoscersi natura prededucibile. Ed infatti vi erano già degli orientamenti favorevoli all’interpretazione nuova e favorevole dell’art. 111, ult. comma, L.F., anche se si tratta di tesi controversa e sfaccettata nelle sue interpretazioni possibili .
Con il D.L. n.78/2010 si rischia che tale interpretazione non sia più possibile e che, anzi, si possa sostenere che ormai è definitivamente chiarito dal Legislatore che sarebbero prededucibili i soli compensi dell’attestatore ex art. 161 L.F. a condizione che il piano concordatario o di ristrutturazione dei debiti sia omologato; il tutto, con esclusione, quindi, dei compensi dei legali e degli altri professionisti incaricati (commercialisti, periti estimatori ecc
2) Anche se si dovesse ipotizzare un inserimento nella norma al 4° comma anche della figura del Legale o di altri professionisti, la disciplina rischierebbe di risultare comunque penalizzante perché potenzialmente restrittiva della portata dell’art. 111, ult. comma, L.F., in quanto non comprensiva delle altre procedure concorsuali previste dalla legge (fallimento, magari anche in seguito ad un “insuccesso” del concordato o dell’accordo proprio perché non omologati).
3) Infine, occorre considerare come sempre più spesso si veda contestare la natura privilegiata del credito professionale ex art. 2751-bis, n. 2, c.c. agli Studi Professionali Associati. Il che appare addirittura in contrasto con il fatto che la Corte Cost. con sentenza del 29.1.1998 n. 1 ha soppresso l’espressione “intellettuale” per il prestatore d’opera. Sarebbe forse l’occasione perché il Legislatore chiarisse la natura comunque privilegiata delle prestazioni professionali rese anche da un Studio Associato, sempre che gli associati siano avvocati, dottori commercialisti, ragionieri e ragionieri commercialisti o prefessionisti iscritti ad un albo professionale e vedano l’incarico conferito ed espletato da uno o più di detti associati (anche in armonia con il novellato art. 28, lett. c, L.F. sulle nomine a Curatore e Commissario).
Propone pertanto un emendamento in tal senso.
L’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, riunitasi in assemblea oggi 10.7.2010 in Belluno presso il Park Hotel Villa Carpenada,
preso atto
– che il D.L. 31.5.2010 n. 78 all’art. 19 comma 14, nel trattare dei trasferimenti immobiliari all’ultimo capoverso precisa che “prima della stipula dei predetti atti il Notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari;
– che tale norma ignora come nelle procedure di diritto di famiglia (separazioni, divorzi, modifiche dei provvedimenti relativi etc.) da più di 20 anni vengono attuati trasferimenti immobiliari tra coniugi e anche a favore dei figli minori o maggiorenni non autosufficienti nell’ambito del riassetto della patrimonialità della famiglia stessa, trasferimenti che, in base alla L. 74/87, che ha riformato la legge 898/70, vengono realizzati con esenzione di ogni imposta o tassa, proprio perché i detti trasferimenti rimangono all’interno della famiglia stessa a favoriscono le intese in occasione della sua disgregazione;
– che l’opportunità di attuare i detti riassetti patrimoniali all’interno della famiglia ha favorito e favorisce il raggiungimento di accordi che consentono di evitare alla famiglia e, soprattutto ai figli, i conflitti, tant’è che le procedure di separazione o divorzio si concludono per il 90% con meritorie intese;
– che la limitazione solo ai notai della facoltà di individuazione degli intestatari catastali e della verifica della conformità con le risultanze dei registri immobiliari, significherebbe gravare le procedure di separazione e divorzio di un attività notarile che, invece, può essere anche svolta da altro professionista iscritto ad Albi o a Collegi, come, ad esempio, avvocati, architetti, ingegneri e/o geometri, apparendo la detta individuazione e “verifica” una attività che non richiede la specifica competenza di un notaio, bensì l’attestazione sotto propria responsabilità di un professionista come l’avvocato e gli altri professionisti sopra indicati;
preso atto di quanto sopra l’Assemblea dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati
chiede
al sig. Ministro dell’Economia di introdurre una correzione al detto comma 14 dell’art. 19 del D.L. 31.5.2010 n. 78 nel seguente modo:
…..”prima della stipula dei predetti atti, il notaio, nel caso l’atto sia sottoscritto avanti il notaio, o, nel caso in cui l’atto sia redatto nelle procedure di separazione, divorzio o correlate o qualsivoglia provvedimento giurisdizionale, un geometra, , iscritto al collegio dei geometri, un ingegnere, un architetto o un avvocato iscritti nei rispettivi albi, dovrà individuare gli intestatari catastali e verificare la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari, rilasciando apposita dichiarazione nell’atto di trasferimento o di costituzione di diritti reali, nel caso in cui detti atti siano eseguiti dal notaio, o da allegare al detto atto nel caso in cui l’atto non sia eseguito a ministero di notaio o si tratti di provvedimento giurisdizionale”. Trattandosi di emendamento, forse va scritto in modo un po’ diverso
Auspica
che la richiesta venga accolta, non imponendo alcun onere, ma consolidando una prassi giuridica che ha dato frutti positivi nel comporre i conflitti familiari.
Chiede
al sig. Ministro dell’Economia di introdurre una correzione al D.L. 31.5.2010 n. 78 prevedendo in relazione al comma 4 dell’art. 182quater L.F. come modificato dal D.L. sopraindicato che: “Sono in ogni caso da considerarsi prededotti ai sensi dell’art. 111, ult. comma, i compensi spettanti agli avvocati, ai dottori commercialisti, ai ragionieri commercialisti e agli studi professionali associati, sempre che gli associati risultino avere i predetti requisiti, incaricati di attività professionali inerenti o connesse all’accesso a procedure concorsuali di cui alla presente legge, comprendendosi fra queste, ai fini di tale previsione, anche gli accordi di ristrutturazione dei debiti di cui all’art. 182 –bis e le procedure di cui al d.lgs. 8.7.1999 n. 270 e d.l. 23.12.2003 n. 347; fermo, invece, il riconoscimento del privilegio di cui all’art. 2751-bis, n. 2., c.c. per le attività rese da tutti gli indicati soggetti nel caso in cui all’espletamento dell’incarico non sia seguita l’apertura della procedura per cui era stato conferito. La prededuzione e il privilegio si estendono agli accessori di legge ”.
4) Aggiornamento iniziative OUA sulla mediazione ed istituzione Organismi di Mediazione da parte dei Consigli del Triveneto.
Il Presidente illustra brevemente il Regolamento e lo Statuto che è stato esaminato ed approvato dai Presidenti nella seduta di ieri, 9 luglio e che, una volta apportate, le ultime modifiche verrà trasmesso a tutti gli Ordini. I Presidenti ribadiscono un responsabile impegno dell’avvocatura Triveneta per il successo della mediazione (pur non abdicando alle richieste di modificazione della relativa disciplina avanzate), purché ciò avvenga nell’effettivo interesse dei cittadini;
5)Consigli del triveneto: approvazione di un testo condiviso di Statuto e Regolamento per gli Organismi di Mediazione
L’Ufficio di Presidenza ringrazia i Presidenti per i contributi che hanno fatto pervenire, per la fattiva partecipazione alla discussione di ieri pomeriggio e stamattina prima dell’Assemblea e che è terminata con la definitiva approvazione di un testo di Statuto e Regolamento; testo che sarà fatto pervenire nei prossimi giorni.
6) Specializzazione: regolamento predisposto dal CNF: eventuali osservazioni del triveneto
Il Presidente Rosa comunica che tutte le Associazioni Specialistiche hanno comunicato al CNF la loro approvazione del Regolamento stilato dallo stesso CNF.
Il Presidente evidenzia alcuni punti:
– il regime transitorio non prevede alcuna valutazione e controllo sull’attività svolta che legittimerebbe la specializzazione; auspica la riduzione ad una sola specializzazione;
– troppo generica appare la previsione di specializzazione come “civilista”, meglio delimitarla ad alcune aree del civile specialistiche;
– manca un qualsiasi controllo ex post, in altri termini si può essere una specialista e rimanere tale anche se non si è fatto un processo o seguito una vertenza nella materia; in questa attività di controllo gli Ordini potrebbero avere un ruolo significativo per la verifica tramite l’esibizione dei verbali o degli atti della vertenza.
L’introduzione della specializzazione non necessariamente comporta che tutti gli avvocati devono divenire specialisti!
L’avv. Zannier evidenzia il problema se la definizione di attività prevalente scomparirà ovvero se convivrà con la specializzazione e ricorda che sulla questione è stata già assunta dall’Ordine da lui presieduto delibera già trasmessa agli Ordini.
L’avv. Mascherin, per il CNF, evidenzia che la disciplina transitoria è racchiusa nel testo dell’art. 8 della legge professionale che è stata già approvato dal Senato e che le categorie specialistiche sono quelle mutuate dal sistema tedesco. Il Regolamento dovrebbe essere l’emendamento da suggerire alla Camera e venire recepito con il decreto ministeriale attuativo.
L’avv. Corona, per Trento, solleva il quesito sulla possibilità di utilizzare il titolo di specialista da soggetto che è stato sospeso dall’esercizio della professione forense.
L’avv. Mascherin evidenzia che il titolo ha una valenza esterna di dimostrazione di affidamento sul soggetto e che l’avvocato sospeso potrà essere diffidato dall’uso del titolo.
L’avv. Della Riva, per l’AIGA, rappresenta che vi sono molti aspetti peculiari per ogni materia che dovrebbero prevedere non semplici trasposizioni dei riti nelle categorie delle specializzazioni; sarebbe opportuno prevedere vere e proprie specializzazioni all’interno della singola materia e che non siano legate al singolo professionista ma alla struttura ove il medesimo opera.
L’Avv. Mascherin fa presente che la ricerca svolta in Europa ha evidenziato che la specializzazione concepita in modo troppo frammentario sta fallendo. L’ipotesi adottata dal CNF, e mutuata da altre realtà europee, ha maggiore diffusione.
L’Assemblea delega l’Ufficio di Presidente a far giungere al CNF le osservazioni al Regolamento per le specializzazioni con riferimento alle eccezioni sollevate.
7) Presentazione disegno di legge CNF per la riforma dei Consigli Giudiziari
Il Presidente illustra il disegno di legge presentato dall’0norevole Manlio Contento che prevede che le componenti laiche partecipino a tutte le deliberazioni, seppur senza diritto di voto per quelle inerenti la valutazione di professionalità dei Magistrati, e che le osservazioni motivate da parte degli Ordini in punto valutazioni di professionalità divengono una prassi.
L’avv. Frizzi, delegato ai Consigli Giudiziari, illustra l’attività svolta nella Commissione istituita presso il CNF, coordinata dal Consigliere Mascherin, e che a breve sarà pubblicato dal CNF un manuale estremamente agile e di facile consultazione ed attende dagli Ordini eventuali suggerimenti.
L’Unione Triveneta ringrazia l’avv. Frizzi per l’importante lavoro svolto; il Presidente ricorda agli Ordini l’opportunità di organizzare ulteriori eventi formativi in materia di Consigli Giudiziari e li invita a far partecipare, pagando l’iscrizione ed il pernottamento, i Consiglieri Giudiziari al prossimo Congresso forense auspicando che a Genova se ne possa parlare e discutere.
8)Riforma processo amministrativo: considerazioni del Coordinatore prof Bertolissi
Si rinvia in assenza del coordinatore Prof. Bertolissi che l’Unione Triveneta ringrazia per gli importanti contributi forniti con riferimento all’ammissibilità dell’emendamento 48.0.1000 presentato dal Governo nella discussione dell’ AS 2228
9)Trivenews: problematiche insorte
Il Presidente comunica che l’argomento è stato trattato nella seduta dei Presidenti nel pomeriggio precedente e rinvia all’Assemblea di Gorizia.
10)Commissione Statuto aggiornamento sullo stato dei lavori
L’avv. Casalini, coordinatore della commissione, aggiorna sullo stato dei lavori e comunica che è stata predisposta una prima bozza del nuovo Statuto che sarà a breve vagliata dalla commissione nella sua interezza ed in contraddittorio con i Presidenti.
11)Informatica: aggiornamento sugli adempimenti degli Ordini per la comunicazione della PEC al CNF; aggiornamento sulla situazione nel Distretto Veneto, contatti con ABI per protocollo nelle Regioni FVG e Trentino.
Il Presidente rappresenta il caso di un avvocato di Milano che è incorso in decadenza (tardività del reclamo su procedimento cautelare) non essendo iscritto al punto di accesso e non avendo controllato quotidianamente l’iter di un procedimento promosso.
L’avv. Secchieri ricorda che Milano è in vigore il procedimento delle notifiche telematiche e che la Commissioni Informatica sta istituendo un gruppo di formatori in modo che ogni Ordine abbia presto soggetti preparati a formare tutti gli avvocati. La commissione ha predisposto una serie di slides che potranno essere di aiuto, ma non sostituire la formazione frontale.
Il dott. Pellegrino, consulente informatico del CNF, illustra il documento n.7 inserito in cartella e, segnatamente, le leggi 22 gennaio 2009 n.2 che obbliga tutti i professionisti a dotarsi di PEC e la legge 22 febbraio 2009 n.24 che obbliga l’inserimento del codice fiscale e pec nell’albo degli avvocati. Il codice fiscale e la PEC, aggiornati quotidianamente dagli Ordini, dovranno essere resi disponibili via telematica a CNF e Ministero della Giustizia.
L’avv. Secchieri relaziona sulla riunione tenutasi a Milano, nel pomeriggio precedente, della commissione informatica Veneta e Lombarda.
Si rappresenta che al momento i dati possono essere spediti anche se non vi è preciso un obbligo in tal senso. Ovviamente è auspicabile che gli Ordini si organizzino in tal senso poiché nel momento in cui sarà obbligatorio dovranno essere già pronti.
L’avv. Bulgarelli, consigliere del CNF, evidenzia che si tratta di un’importante opportunità e che se i dati non vengono trasmessi i dati relativi agli avvocati italiani non potranno essere inseriti nell’elenco europeo “find a lawer” che permette di reperire in ogni parte d’Europa un avvocato.
Il Presidente Rosa comunica che il dott. Aprile (funzionario del Ministero di giustizia) ha comunicato che se giungerà una congiunta richiesta del Presidente del Tribunale e del Presidente del COA sin da metà settembre i Tribunali di Padova e Verona potranno essere equiparati a quelli di Milano e Monza e che in tal senso verranno emanati i decreti che riconoscono valore legale alle comunicazioni in via telematica.
L’avv. Pasqualin chiede che quanto prima la Commissione informatica rediga un breviario di semplice lettura che permetta a tutti gli avvocati del Triveneto di comprendere le fasi dei passaggi obbligatori per la registrazione al punto di accesso, ferma la necessaria formazione per l’iscrizione al punto di accesso stesso.
Il Presidente illustra la proposta dell’ABI ed evidenza che l’Unione è stata invitata all’Assemblea ABI di Roma per il prossimo 15 luglio.
Sono delegati gli avv. Gambel Benussi (per il distretto di Trieste) e l’avv. Corona (per il Distretto di Trento) di valutare la proposta svolta dall’ABI e tenere i contatti tra ABI e Tribunali.
12)Consulta FVG: iniziative del Triveneto per estenderla anche alle Regioni Veneto e Trentino.
Il Presidente illustra l’interessante iniziativa svolta nella Regione Friuli Venezia Giulia che ha istituito la Consulta Regionale con la Legge Regionale n.13 de 2004
L’avv. Barna evidenzia che la Consulta esiste anche nella Regione Veneto e che alla stessa partecipa la dott.ssa Romei Pasetti e i Presidenti degli Ordini, qualora invitati (il che però pare non sia mai accaduto sino ad oggi).
13)INAIL proposta di convenzione per la pratica presso Uffici legali INAIL
Il Presidente illustra la proposta. L’Assemblea approva.
14)Commissioni triveneto: aggiornamento sulla loro composizione
Il Presidente invita gli Ordini che ancora non lo hanno fatto a comunicare tempestivamente alla Segreteria i componenti delle Commissioni onde permettere ai coordinatori di convocare le stesse. Il Presidente auspica che le Commissioni inizino presto i propri lavori.
15)Partecipazione Congresso Forense di Genova
S’invitano gli Ordini a comunicare alla Segretaria, non appena verranno, eletti i nomi dei delegati e loro sostituti al Congresso (comprensivi dei recapiti di studio, email e telefonici). Gli Ordini provvederanno singolarmente agli incombenti per la partecipazione degli stessi al Congresso.
16) Relazione Convegno Osservatori Bologna
Il Presidente fa presente che l’avv. Straziari ha potuto essere presente all’Assemblea per pregressi impegni e relaziona brevemente su quanto accaduto a Bologna.
17)Patrocini Convegni Il Presidente illustra alcun iniziative formative per il secondo semestre organizzate dall’Ordine degli Avvocati di Bolzano per le quali, atteso l’interesse di Colleghi di altri Fori, viene richiesto il patrocinio dell’Unione. L’Unione concede il patrocinio.
Viene concesso il patrocinio, senza contributo, anche al Convegno organizzato dall’Università di Milano e dalla IULM a Venezia il prossimo 22 ottobre sul tema “Beni Culturali intangibili Veneziani”
Il Presidente comunica che l’Ordine di Bassano del Grappa, in collaborazione con l’Unione Triveneta, ha organizzato in convegno nelle giornate dell’1 e 2 ottobre su “Etica dell’avvocato tra deontologia e responsabilità sociale” a cui viene concesso il patrocinio .
18)Varie eventuali
L’avv. Diego evidenzia che il prossimo 23 settembre si terrà a Roma presso Cassa Forense un’importante riunione con i Consigli degli Ordini per la questione dei fondi di assistenza ed invita tutti i Presidenti a parteciparvi. Comunica altresì che le delibere per l’assegnazione dei fondi riguardanti le domande dell’anno 2009 dovrebbero essere pronte entro il corrente mese.
L’avv. Paolo Rosa illustra la proposta di legge nr. 3522 d’iniziativa dei Deputati DI BIAGIO, BERARDI, ANGELI con riferimento all’Istituzione dell’Ente nazionale di Previdenza e Assistenza dei liberi professionisti (Delega al Governo per l’istituzione dell’Ente nazionale di previdenza e assistenza dei liberi professionisti). In particolare evidenzia come il rapporto tra avvocati iscritti e avvocati pensionati è destinato a essere modificato. La proposta legislativa è volta ad affrontare i prossimi futuri problemi derivanti da discrasie tra volume d’affari e minor numero di iscritti ed è volta a creare un polo unico di previdenza obbligatoria per tutte i professionisti. Tutte le casse confluiranno nel polo unico previdenziale delle professioni; in questo modo i giovani possano essere tutelati. Conclude ricordando come le analisi ottimistiche su di una prospettiva di costante crescita dei redditi e l’incremento del numero dei professionisti (sfornati dalle università spesso senza criteri razionali) siano destinati ad entrare in contraddizione con la stabilità e la continuità del reddito necessarie a garantire l’equilibrio del sistema. Le libere professioni, infatti, stanno diventando il rifugio di una condizione di precarietà intellettuale molto diffusa; non più idonea, quindi, a garantire
flussi finanziari adeguati e la sostenibilità di sistemi pensionistici « chiusi » (come sono le Casse dei professionisti).
L’avv. Donella esprime perplessità e dubbi al riguardo e auspica, invece, che la riforma previdenziale recentemente approvata sia modificata e migliorata.
19) Delibera ed iniziative dell’Unione Triveneta sull’ emendamento nr. 48.0.1000 all’AS 2228 a firma del Ministro Angelino Alfano
L’argomento all’odg aggiunto su richiesta del Presidente non viene trattato poichè l’emendamento è stato ritirato e la discussione è stata svolta in precedenza.
Si rammenta che la prossima Assemblea si terrà il 18 settembre 2010 a Gorizia Il verbale è chiuso alle ore 13,20.
Il Presidente
(avv. A. F. Rosa)
Il Segretario
(avv. Alessandra Stella)