Oggi 7 maggio 2011 alle ore 10.00 in Verona presso Palazzo Scaligero, sede della Provincia, in Via Santa Maria Antica 1, si sono riuniti per discutere del seguente ORDINE DEL GIORNO
- Manifestazione OUA 14 aprile 2011
- Mediazione, presentazione programma gestionale Organismi
- Riforma professionale
- Cassa di Previdenza e Assistenza Forense
- Delibera 23 marzo 2011 del Consiglio Superiore della Magistratura: Consigli Giudiziari
- Iscrizione Unione Triveneta FBE: congresso Firenze 26-28 maggio 2011
- Creazione elenco avvocati triveneto per domiciliazioni
- Patrocini
- Varie ed eventuali
Per l’Ordine di Bassano del Grappa il Presidente
Per l’Ordine di Belluno il Presidente
Per l’Ordine di Bolzano il Presidente
Per l’Ordine di Gorizia il Presidente sostituito dall’avv. Pajani
Per l’Ordine di Padova il Presidente sostituito dall’avv. Secchieri
Per l’Ordine di Pordenone il Presidente
Per l’Ordine di Rovereto il Presidente
Per l’Ordine di Rovigo il Presidente
Per l’Ordine di Tolmezzo il Presidente sostituito dall’Avv. Gambel Benussi
Per l’Ordine di Trento il Presidente
Per l’Ordine di Treviso il Presidente
Per l’Ordine di Trieste il Presidente
Per l’Ordine di Udine il Presidente
Per l’Ordine di Venezia il Presidente Stivanello
Per l’Ordine di Verona il Presidente
Per l’Ordine di Vicenza il Presidente Decchino
Sono altresì presenti, senza diritto di voto, l’avv. Mascherin, Segretario del CNF, l’avv. Pasqualin Consigliere del CNF, l’avv. Allorio Consigliere del CNF, l’avv. Borsacchi, l’avv. de Rossi, Vice Presidente dell’FBE, i Consiglieri dell’Ordine di Verona avvocato Avesani, Fain Binda, Annibali, Pezzo, Zuniga, Casali, gli avvocati Diego, Pagotto, Donella e Smania, delegati Cassa Forense, l’avv. Paolo Rosa, l’avv. Chiello, Bogoni, i Coordinatori delle Commissioni avv. Toffano, avv. Pallaver ed una quarantina di altri Colleghi.
E’ presente l’Ufficio di Presidenza dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine dell’Unione, Avvocati Rosa, De Girolami, Larentis, Zannier, Muggia, Stella, Secchieri, Facchini.
L’avvocato Rosa assume la Presidenza dell’Assemblea. Segretario l’avv. Alessandra Stella.
Constatata la regolarità della convocazione e del numero dei presenti, il Presidente dà inizio ai lavori, ringrazia i Presidenti presenti e l’Ordine di Verona per l’ospitalità.
Porge i saluti dell’Assemblea all’avvocato de Rossi, che ringrazia per la presenza, Vice Presidente della FBE, a cui si è recente iscritta l’Unione Triveneta.
Il Presidente dell’Ordine di Verona porge i saluti del Foro Veronese e dell’Amministrazione Provinciale che ha concesso gli spazi. Ringrazia l’Unione per l’interessante convegno organizzato in collaborazione con l’Ordine di Verona tenutosi il pomeriggio precedente avente ad oggetto la Mediazione che ha permesso di affrontare molte tematiche di comune interesse organizzative e burocratiche inerenti gli Organismi di Mediazione. Ringrazia i relatori presenti al convegno ed in particolare gli avvocati Gambel Benussi e Borsacchi che hanno permesso di comprendere meglio i problemi di costituzione, organizzazione e deontologici degli organismi.
Si passa alla trattazione dell’ODG.
2) Mediazione, presentazione programma gestionale Organismi
L’argomento viene anticipato su richiesta del collega Borsacchi necessitato a far rientro a Pisa in tarda mattinata. L’avvocato Borsacchi prende la parola e ringrazia l’Unione Triveneta per l’invito scusandosi per l’anticipato allontanamento prima delle fine dell’assemblea. Vengono così affrontati gli aspetti deontologici collegati all’istituto della mediazione, istituto travagliato e che ha avuto un primo input con la legge n. 69/2009, sviluppatasi poi attraverso una serie di altri interventi normativi conclusisi con la circolare n. 4 del Ministero. Ringrazia il CNF per essere stato chiamato a coordinare la commissione di deontologia che ha posto al primo punto dell’odg un argomento così delicato. La commissione ha lavorato alacremente con i preziosi contributi degli avvocati Broccardo e Zarantonello, motori più significativi della commissione. Recentemente si sono conclusi i lavori preparatori con presentazione al CNF da parte della Commissione di un documento che è stato approvato nelle sue linee essenziali e che si dovrebbe tradurre in un articolato da sottoporre all’attenzione dei Consigli degli Ordini per un fattivo confronto volto alla modifica del codice deontologico. Illustra il lavoro svolto ed in particolare i piani di approfondimento: l’avvocato che svolge il ruolo di mediatore e l’avvocato che assiste la parte nel procedimento di mediazione. Questo secondo aspetto per il momento ha richiesto minori studi posto che le norme comportamentali sono già esaurientemente espresse nel codice; verranno comunque approfonditi gli aspetti relativi alla risoluzione del mandato, all’obbligo di segretezza delle conoscenze che l’avvocato acquisisce durante il procedimento. Gli aspetti primari sono però quelli relativi all’avvocato che svolge il ruolo di mediatore. I concetti sono di imparzialità, terzietà, neutralità, concetti tutti ben conosciuti dall’avvocatura poichè chiesti al Giudicante che riveste una posizione di equidistanza. Ricorda poi l’art. 55 del C.D. in materia di arbitrato, che evidenzia principi alquanto simili a quelli che dovranno essere applicati alla mediazione. La riflessione ha riguardato anche su alcuni aspetti patologici già evidenziati dai COA, poiché se vi è dissenso da parte della maggioranza degli iscritti è altresì vero che molti avvocati sono già immersi nella formazione per diventare mediatori. Osserva come molti organismi privati abbiano come “anime propulsive” avvocati e le molte distonie: avvocati presso il cui studio vi è la sede di un organismo con l’iscrizione dell’avvocato stesso nella liste dei mediatori. Si possono creare così sovrapposizione di interessi che devono essere eliminati. Evidenzia inoltre che oltre al rispetto dei canoni deontologici dovrebbero essere aggiunti ulteriori doveri. Primo fra tutti il principio che se l’avvocato è mediatore non deve prescindere dal fatto che la sua decisione sia sorretta dal diritto benché la mediazione si fondi sul principio che la decisione deve coinvolgere solo gli interessi. Ricorda l’ordinanza del Tar che ha rimesso alla Corte Costituzionale la decisione sulla costituzionalità della norma anche in ragione del fatto che le parti non sono rese consapevoli di tutti quegli che sono gli aspetti relativi alle rispettive posizioni di diritto che possano condurre le parti stesse a fare una scelta consapevole. Si ritiene che a prescindere dal ruolo, la responsabilità sociale dell’avvocato non può trascurare il diritto di difesa. Ricorda poi che l’attività dell’avvocato mediatore sarà sempre sottoposta al controllo disciplinare del COA. Espone quindi l’orientamento della Commissione che sarà volto ad una
codificazione di un articolo 55 bis dedicato alla mediazione. Sarà poi necessario un piccolo intervento tanto sull’art. 54 che sul 16. Detti interventi non comportano alcuna ratifica dell’istituto e la battaglia nelle sedi opportune acchè la legge venga modificata continuerà. Il dovere istituzionale del CNF non può però essere dimenticato, trattandosi di legge dello Stato e osserva che comunque quand’anche
venisse abrogata l’obbligatorietà l’istituto rimarrebbe e vi sarebbe la necessità di un intervento congruo e coerente.
Il Presidente Rosa ringrazia l’avv. Borsacchi e tutti i consiglieri che hanno lavorato al progetto e considera fondamentale che la mediazione si svolta all’interno di una cornice di diritti. Evidenzia poi che solo gli Organismi Forensi siano accreditati a svolgere questa funzione. Da lettura della comunicazione pervenuta da un importante istituto di credito che invita i propri clienti a rivolgersi all’organismo di mediazione istituito presso i propri istituti, prova questa che i poteri forti incombono sull’istituto della mediazione tentando di sottrarlo all’avvocatura.
Prende la parola l’avv. Allorio che aggiorna l’assemblea sul software che il CNF ha creato per gli Organismi di Mediazione. L’avv. Allorio ringrazia per l’invito e illustra il programma gestionale informatico che il CFN ha ritenuto di costruire insieme ad una società di software per gli organismi forensi. Ad oggi gli organismi accreditati sono circa 300 e 50 solo di natura forense. Altri 30 sono in corso di accreditamento. Ricorda che il CNF non è contro l’istituto della mediazione ma sulle modalità scelte dal ministero della giustizia per la costruzione di questo istituto. Il CNF è contro la questo tipo di mediazione, obbligatoria e in cui non è prevista l’assistenza tecnica. Premesso questo, e in considerazione le auspicate modifiche che verranno apportate al testo di legge, il CNF ha ritenuto di creare un sistema ad hoc formato con le esigenze dell’avvocatura. Trattasi di un’applicazione Web, di proprietà del CNF che mette a disposizione gratuita degli Ordini, che può essere sempre modificata, ideata da ingegneri e avvocati anche facenti parte di organismi che già operano nel settore della mediazione. Sono state previste molte opzioni e possibilità che dovrebbero risolvere ogni questione quale ad esempio l’incompatibilità o la rinuncia del mediatore. Entro la fine di giugno il programma dovrebbe essere completato. Sono stati individuati tre ordini pilota, Brescia, Perugia e Pordenone. A questi si aggiungeranno Ancona e Napoli. A giugno, infine, si aggiungeranno altri ordini per la sperimentazione del programma definitivo. Verranno istituite giornate di formazione per coloro che utilizzeranno il programma. Ogni Organismo potrà personalizzare il proprio programma ditalchè a breve il CNF chiederà ai singoli Organismi le proprie esigenze. Sarà prevista un help desk. Il programma ha diverse sezione con diversi gradi di accesso a seconda dei ruoli. Anche i cittadini avranno la possibilità di svolgere domande. Il CNF offre massima disponibilità e chiede la cooperazione dei singoli Organismi acchè segnalino tutte le peculiarità in modo da soddisfare tutte le esigenze.
Il Presidente ringrazia per l’importante iniziativa anche per i tempi rapidissimi con cui il CNF ha predisposto il programma.
Il Presidente ricorda, infine, che a fine maggio verrà presentato il progetto di legge sulla collaborazione conciliativa predisposto dall’Unione Triveneta con la collaborazione dell’AIAF e delle Camere Civili, ben visto anche dalla politica più vicina all’avvocatura.
1) Manifestazione OUA 14 aprile 2011
Il Presidente ricorda che l’OUA ha convocato per il 26 e 27 novembre una conferenza nazionale dell’Avvocatura di cui ancora non sono noti gli argomenti di discussione. Sarà necessario arrivare coscienti e uniti rispetto al passato.
3) Riforma professionale
Prende la parola il Segretario del CNF avv. Mascherin che illustra quanto accaduto in occasione della riunione del 14 aprile indetta dall’OUA e a cui ha partecipato. Erano presenti le componenti moderate e quelle estremistiche dell’avvocatura. Osserva che si sta creando una forte saldatura tra De Tilla e il PD, unità di intenti che tocca anche la legge professionale. Ricorda alcuni interventi contro le istituzioni e segnatamente contro il CNF e contro il sistema di elezioni. Osserva che De Tilla non ha interesse a far approvare il testo di legge sulla riforma professionale puntando invece ad uno stralcio della stessa volto a un risultato solo per quanto concerne la parte relativa alla elezione del CFN. Il PD proporrà così uno stralcio relativamente alle tariffe e l’accesso alla professione. Gli altri partiti sarebbero invece d’accordo ad una passaggio complessivo della legge. Osserva che come un passaggio complessivo della legge potrà condurre alla riforma della legge professionale.
Illustra poi il Convegno organizzato dalle Camere Penali al quale ha partecipato e in occasione del quale ha espresso la necessità della separazione delle carriere per i magistrati e la creazione di due distinti CSM. Peraltro anche i magistrati intervenuti concordano sulla necessità della separazione delle carriere. Illustra poi le critiche mosse ad Alfano, intervenuto al convegno. In particolare la delega all’Ufficio Legislativo del Ministero per la predisposizione delle bozze di legge. Un comportamento diverso, con il coinvolgimento dell’avvocatura, avrebbe evitato i dissidi successivi. Inoltre anche il cumulo di funzioni va eliminato: avvocato, difensore, parlamentare. Passaggi che insieme ad altri sono stati molto apprezzati anche dalla platea quale l’offensiva negoziale messa in atto dall’avvocatura che seppur è disposta a negoziare e collaborare non può non battersi contro una legge ingiusta. Certamente l’avvocatura è disposta a prestare il proprio aiuto per la modifica della legge. Il Ministro Alfano ha significato di essere disponibile a rivedere in modo ragionevole la struttura della legge ed ha assicurato che entro la fine della legislatura la legge professionale sarà approvata e comunque immediatamente calendartizzata. Quanto allo smaltimento dell’arretrato il Ministro ha assicurato che non intende assumerne decisioni se non con il consenso dell’avvocatura. Certamente alcune promesse possono essere condizionate dal particolare momento politico, le elezioni, ma certamente l’impegno ci sarà. La sensazione è che finalmente il Ministro cominci a ragionare in un’ottica politica distaccandosi da un discorso meramente tecnico proposto dagli uffici legislativi.
L’avv. Maschierin ringrazia i Colleghi Borsacchi e Allorio per l’impegno profuso evidenziando all’Assemblea come questa di recente costituitasi sia una consigliatura che sta lavorando molto e su molti aspetti.
Il Presidente suggerisce che venga costituito un ufficio studi sui disegni di legge che coinvolga l’avvocatura. Prende la parola l’avv. Bodoni, in rappresentanza dell’OUA che ringrazia l’avv. Mascherin per l’intervento molto apprezzato al teatro Adriano dalla maggioranza dei partecipanti. Evidenzia che post pronuncia del TAR l’OUA ha revocato l’astensione già indetta per il mese di maggio e molte tensioni si sono calmate. Evidenzia il grande impegno di De Tilla per cercare alleanze politiche non solo con il PD ma anche con il terzo polo. Auspica un confronto sereno e ricorda come tutti i delegati del triveneto sono impegnati in questo indirizzo.
Il Presidente evidenzia le proposte di legge al momento all’esame delle commissioni sollecitando un ruolo propositivo dell’avvocatura. Ricorda il disegno di legge presentato dal Senatore Caruso volto alla modifica dell’art. 645 cpc con l’eliminazione della riduzione dei termini per quanto concerne l’iscrizione a ruolo e la creazione di disposizioni transitorie a salvaguardia delle situazioni pregiudizievoli già verificatesi. Chiede pertanto l’autorizzazione ad inviare al presidente della Commissione Giustizia, avv. Buongiorno, la richiesta di discussione del progetto. L’Assemblea autorizza la richiesta.
Prende la parola il Consigliere Nazionale avv. Pasqualin che illustra gli obiettivi della commissione volti a far nuovamente funzionare il sistema giustizia. Quanto allo smaltimento evidenzia che il CNF ha rigettato il primo progetto del Ministero e si sta ora lavorando per la presentazione di un progetto che veda l’avvocatura in un ruolo centrale. Vi sono poi altri interventi della commissione del CNF quale quelli relativi alla magistratura onoraria: le criticità sono infatti note e sarà necessario trovare una collocazione definita alla magistratura ordinaria. Osserva poi come la legge Pinto dovrà essere modificata: trattasi infatti di micro procedimenti che altro non fanno che incrementare la situazione di sfascio della giustizia. Illustra poi altri argomenti che vedono coinvolta la commissione. Il primo, il progetto Centaro, relativi alla insolvenza civile, progetto con impatto sociale molto forte che tuttavia non prevede la figura degli avvocati quali soggetti deputati a gestire il sovraindebitamento e che pertanto, sotto tale aspetto, andrà modificato. E’ evidente, infatti, che la criticità dei diritti trattati non può prescindere dalla presenza dell’avvocato. Il secondo, la Mediazione che in ragione delle aperture dimostrare comporterà a breve la predisposizione delle modifiche previo confronto con l’avvocatura tutta.
Ricorda che il CNF sta organizzando il congresso di Bari e che tutta l’avvocatura verrà chiamata per decidere quali saranno gli argomenti e su come organizzarlo. Evidenzia infine che il CNF sarà presente al congresso organizzato a Siracusa per confrontarsi con tutte le forze presenti.
Il Presidente Rosa propone la costituzione di un tavolo di lavoro per fornire al Cnf un ausilio sui disegni di legge. Ricorda ai Presidenti che i disegni di legge ora all’esame della Commissione Giustizia toccheranno anche la nuova disposizione geografica relativamente alle sedi più piccole e alle sedi distaccate. Quanto alla mediazione ribadisce la necessità di intavolare un discorso costruttivo che porti alla eliminazione dell’istituto per alcune materie e l’obbligatorietà solo per quelle nei confronti delle quali vi è maggiore possibilità di successo.
Il Presidente Zannier osserva che si potrebbe utilizzare il gruppo di studio già istituito ma il Presidente Rosa evidenzia che la peculiarità della materia necessita di particolari conoscenze ditalchè la commissione dovrebbe essere integrata.
Il Presidente illustra il documento presente in cartella relativo alla situazione del
carico dei Tribunali osservando come il nord sconti le pendenza dei Tribunali di Roma, Bari, Santa Maria Capua a Vetere. Seppur solidali con tutti gli avvocati la differenza è tangibile e non si può restare silenti e ignorare certe patologie territoriali. Prende la parola l’avv. Paolo Rosa che illustra il T.U. per l’apprendistato (schema di decreto legislativo presentato dal Ministro Sacconi il 6.5. sera e approvato dal Governo).
Il T.U abolisce le norme della legge Biagi (apprendistato contratto a tempo determinato per tre anni)
Ora diventa contratto a tempo indeterminato: all’art. 5 è previsto che si applica anche per l’accesso alle professioni ordinistiche. Dal quale ci si potrà sciogliere solo per giusta causa. L’avv. Paolo Rosa evidenzia come questa appaia un’impostazione pericolosa sia per gli avvocati che per i praticanti che ovviamente avranno difficoltà ad essere assunti.
Secondo l’avv. Paolo Rosa la norma potrebbe essere di provenienza “INPS” , per far confluire l’apprendistato verso l’istituto medesimo, con danni gravi per i nostri praticanti una volta che diventeranno avvocati. E’ necessario intervenire e osserva come la missiva inviata al Presidente del CNF, avv. Alpa e a Presidente dell’OUA, avv. De Tilla, nonché ai presidenti di AIGA e ad ANF (quest’ultima in quanto membro di Confprofessioni) abbia comportato dure rimostranza da parte di quest’ultima per essere stata scavalcata.
Appare quindi esservi un problema di rappresentanza dell’Avvocatura che a quel tavolo ci deve essere per far capire come gli avvocati sono autonomi e come vi sia incompatibilità tra il lavoro subordinato e l’esercizio della professione. Il decreto deve avere via libera dal sindacato (già CGIL approva) ed è quindi necessario intervenire su ANF.
Interviene l’avv.Donella che ricorda come la nostra professione sia di lavoro autonomo e non subordinato anche con riferimento ai rapporti con i praticanti. La prima e superficiale impressione sul progetto di legge e che sia estendibile anche alla nostra professione ma da una lettura più approfondita sempre invece assolutamente esclusa.
Interviene l’avv. Pasqualin il quale ricorda le differenti figure degli avvocati in Francia, che non si esauriscono solo nei titolari di studio e praticati. Vi sono figure che possono essere mutuate anche in Italia e tanto in considerazione che circa 90.000 non godono di previdenza e percepiscono compensi al limite dell’indigenza.
Interviene l’avv. Pagotto che osserva che il progetto di legge prevedere espressamente che la legge sia rivolta anche ai praticanti per l’accesso alle professioni ordinistiche.
L’avv. Donella ribadisce che tale previsione è comunque esclusa per l’accesso alla professione forense
4) Cassa di Previdenza e Assistenza Forense
Il Presidente ringrazia tutti i delegati della Cassa e l’avv. Paolo Rosa per il contributo fornito. Argomento estremamente delicato che viene demandato ad una riunione tra i soli presidente in una fissanda riunione.
5)Delibera 23 marzo 2011 del Consiglio Superiore della Magistratura: Consigli Giudiziari
Prende la parola l’avv. Frizzi che illustra preliminarmente il sistema “riconosco” che quasi la totalità degli Ordini, con poche eccezioni, utilizza. Propone così di costituire un raggruppamento di tutti gli eventi formativi che permetta agli iscritti di per vedere tutti gli eventi già organizzati dagli ordini, iscriversi automaticamente e con la propria scheda ottenere il riconoscimento del credito automatizzato. La realizzazione è alquanto semplice e sarà sufficiente che il presidente dell’Ordine o il responsabile informatico chieda l’adesione al sistema. Vi è anche il vantaggio per le segreterie che sarebbero così sgravate di dover provvedere alle prenotazioni e al rilascio dei certificati.
Quanto all’argomento posto all’odg ricorda che l’avvocatura triveneta ha trasmesso al CSM nel marzo dell’anno 2008 nota concernente la riforma dell’Ordinamento Giudiziario e, segnatamente, i Consigli Giudiziari e che il CSM ha risposto recentemente con la delibera del 23 marzo 2011 in modo lapidario specificando che la legge non prevede tale possibilità e che, in realtà, il Consiglio Giudiziario non deve
neppure fornire alcuna scaletta preventiva in ordine ai lavori con particolare riferimento alla valutazione dei singoli magistrati.
Un tanto, tuttavia, nelle realtà dell’Unione Triveneta non accade poiché l’odg arriva per tempo.
L’avv. Frizzi consiglia quindi di raccogliere tutte le segnalazione e di inviarle non solo al Consiglio Giudiziario ma anche al capo dell’ufficio giudiziario in modo che quando il magistrato andrà in valutazione il Presidente del Tribunale sarà costretto ad inserire nella valutazione del magistrato anche l’aspetto relativo ad eventuali segnalazioni. Ricorda che nel 2009/2010, vigente il nuovo sistema di valutazione che prevede come fonte possibile del parere negativo anche le segnalazioni negative dei COA, le valutazioni negative sono cresciute del 3,6%.
Ricorda, infine, che nel novembre 2011 usciranno le nuove tabelle ditalchè sarà possibile segnalare al presidente i vari disservizi poiché il Capo dell’Ufficio Giudiziario dovrà tenerne conto. Nell’aprile 2012 scadranno i consigli senza possibilità di rinnovo. Si dovrà per tempo fare un’operazione di formazione per poter arrivare all’indicazione di qualcuno che abbia interesse nella materia e che la approfondisca in modo che il parere ed il consiglio all’interno del consiglio giudiziario venga ascoltato. Suggerisce una maggiore sinergia tra i COA e i consiglieri giudiziari.
L’Assemblea ringrazia l’avv. Frizzi per l’impegno svolto. Il Presidente Rosa ricorda che la nomina è distrettuale con sistema di rotazione ad eccezione, per il solo Veneto, della sede distrettuale che manterrà un componente. Ricorda l’importanza della materia e la necessità che il consigliere giudiziario indicato abbia una certa personalità onde sapersi anche contrapporre.
6) Iscrizione Unione Triveneta FBE: congresso Firenze 26-28 maggio 2011
Prende la parola l’avv. Guido de Rossi, Vice Presidente della FBE il quale evidenzia, pur ricordando le proprie origini pugliesi, che in effetti vi sono due Italie, quella che lavora e quella che non lavora . Isola felice il Tribunale di Foggia ma, purtroppo, ricorda come a Bari le udienze di pc siano rinviare all’anno 2015. Quanto alla Mediaconciliazione osserva come sia una riforma a “costo zero” e che come tale sia solo a svantaggio della cittadinanza.
L’avv. de Rossi ringrazia per l’invito e per l’adesione dell’Unione alla FBE che ha creato grande entusiasmo nella federazione. L’Unione rappresenta una polo di riferimento per tutta l’avvocatura nel processo di ricostruzione del sistema giustizia e manifesta orgoglio e soddisfazione se una parte del progetto potrà essere svolto in sinergia con la FBE. Ricorda il congresso organizzato a Firenze a fine maggio in occasione del quale si parlerà di Previdenza sociale analizzando i veri sistemi vigenti in Europa che potrebbero essere osmotizzati per migliorare realtà già esistenti. Ribadisce l’importanza dell’Unione Triveneta per il perseguimento delle battaglie che
la FBE sta portando avanti.
7) Creazione elenco avvocati triveneto per domiciliazioni
Viene illustrata la possibilità di creare un link, all’interno del sito dell’Unione, contenenti i nominativi dei Colleghi disposti a svolgere il ruolo di domiciliario. L’avv. Rigoli evidenzia che l’idea potrebbe essere utile se si prevedesse una tariffa agevolata per gli avvocati del Triveneto. Il Presidente rappresenta i possibili problemi, anche collegati al controllo degli ordini sugli iscritti, ditalchè la proposta,
allo stato, viene rinviata.
8) Patrocini
Si ricorda il seminario organizzato dall’Unione Triveneta in collaborazione con il CNF, Law Society e l’Ordine di Venezia che si terrà a Venezia nella mattina del 11 giugno 2011 avente ad oggetto il confronto tra Avvocatura Italiana e Inglese.
Il Presidente ricorda altresì il convegno organizzato in collaborazione con il CNF, nelle giornate del 16 e 17 settembre 2011 e che avrà come oggetto la comparazione tra i diversi processi europei
9)Varie ed eventuali
Il Presidente illustra il nuovo volume di prossima pubblicazione a cura dell’Unione Triveneta sul nuovo processo civile e sulla Legge Fallimentare nonché il Codice dei Diritti Umani pubblicato dalla Scuola Superiore dell’Avvocatura invitando i Presidenti che non lo avessero ancora fatto a comunicare alla Segreteria il quantitativo di volumi da acquistare.
Il Presidente dell’Ordine di Verona illustra l’iniziativa sfondo benefico organizzata dal Coro degli Avvocati di Verona che ha inciso un DVD dal costo di euro 10,00 l’uno. Il ricavato dalla vendita sarà interamente devoluto ai terremotati dell’Abruzzo.
Il Presidente illustra il Convegno che si terrà a breve a Sorrento sull’informatizzazione del processo civile e penale. L’avv. Secchieri illustra le nuove norme tecniche del processo telematico che sono entrate in vigore per gli avvocati del Veneto. Illustra le novità salienti e le problematiche quale ad esempio il possesso di una pec da parte dei tutti gli avvocati. Suggerisce che dall’invio dell’albo telematico vengano epurate le caselle pec.
Quanto al convegno di Sorrento evidenzia l’importanza dello stesso anche in ragione del fattivo rapporto di collaborazione instauratosi tra magistratura e avvocatura.
Si ricorda che la prossima Assemblea si terrà il 17 giugno 2011 a Trieste.
Il verbale viene chiuso alle ore 13,00.
Il Presidente
(avv. A. F. Rosa)
Il Vice Presidente
(avv. P. De Girolami)
Il Vice Presidente
(avv. Franco Larentis)
Il Vice Presidente
(avv. Gianfranco Zannier)
Il Segretario
(avv. Alessandra Stella)