1) Approvazione bilancio consuntivo 2012-preventivo 2013;
2) OUA aggiornamento sulle attività dell’Organismo;
3) XXXII Congresso Forense ottobre 2014: iniziativa del Triveneto;
4) Legge Professionale n.247/2012: aggiornamenti sui regolamenti e problematiche applicative; interventi dei Consiglieri Nazionali Forensi;
5) Previdenza forense: aggiornamenti sui regolamenti, elezioni; interventi Delegati Cassa Forense;
6) Geografia giudiziaria; problematiche organizzative degli uffici giudiziari nei Distretti di Trento, Trieste e Venezia; intervento dell’Unione avanti la Corte Costituzionale, ricorso dell’Unione avanti il TAR contro la circolare ministeriale sulla revisione delle piante organiche;
7) Incombenze Ordini: protocollo informatico e pec; accesso ai disabili per i siti web dei COA e ai servizi informatici;adeguamento siti dei COA all’Agenda Digitale ed alla Trasparenza; agenda digitale; regolamenti
8) Patrocini;
9) Programma dell’Unione sui Contratti;
10) Varie ed eventuali.
All’Assemblea interverrà il Presidente dell’OUA, avv. Nicola Marino.
Per consentire lo svolgimento dell’Odg si raccomanda la puntualità. Si ringrazia l’Ordine ospitante per la disponibilità e la collaborazione fornita per l’incontro. L’Ordine di Pordenone al termine dei lavori offrirà ai partecipanti una colazione di lavoro presso il Ristorante Abbate Ermanno distante150 m. dalla sede dell’Assemblea ove sarà possibile parcheggiare l’auto prima dell’Assemblea .
Si ricorda che, a norma di Statuto, nei tre giorni successivi al ricevimento della convocazione i Presidenti degli Ordini possono chiedere al Presidente dell’Unione che siano aggiunti ulteriori argomenti di interesse all’Odg.
Alle Assemblee dell’Unione partecipano di diritto i Componenti dell’Ufficio di Presidenza, i Presidenti degli Ordini del Triveneto, i Consiglieri C.N.F per il Triveneto, i Delegati Cassa Forense per il Triveneto, Delegati O.U.A per il Triveneto, i Componenti dei Consigli Giudiziari del Triveneto nominati ai sensi della Legge 30.07.2007 n.111, i Presidenti delle Commissioni e Coordinatori dei Gruppi di Studio del Triveneto; si indirizza la convocazione anche al Presidente del CNF, al Presidente Cassa Nazionale di Previdenza Forense, al Presidente O.U.A. nonché ai Presidenti delle Unioni Regionali rivolgendo loro l’invio a intervenire e partecipare alle nostre riunioni. L’invito viene inviato anche alle Associazioni Forensi nazionali. Per motivi organizzativi preghiamo di voler segnalare la partecipazione alla Segreteria (email: segreteria@avvocatitriveneto.it)
Cordiali saluti
su invito del Presidente
Il Segretario
Avvocato Alessandra Stella
Documenti in cartella:
2. Verbale Assemblea Verona 13 aprile 2013
3. INCONTRO CASSA FORENSE 15 GIUGNO 2013
4. DECRETO N.48-2013 notificazioni in via telematica
5. Proposta Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati
Come raggiungere il luogo dell’Assemblea:
Percorrendo l’Autostrada A4, uscita Portogruaro, prendere la A28 (da Belluno e Treviso si prende la A28 per Pordenone e si prosegue verso Portogruaro), uscire a Sesto al Reghena; si seguono sempre le indicazioni “centro” (a circa 4-5km dall’autostrada).
Il parcheggio per tutti i partecipanti all’Assemblea è presso l’Hotel In Sylvis – Via Friuli – Sesto al Reghena, dove al termine dell’Assemblea si terrà la colazione di lavoro
Notizie storiche
L’origine di Sesto al Reghena deve essere ricondotta all’epoca pre-romana, come ci confermano i numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio.
La romanità di Sesto è ribadita dal suo stesso toponimo: Sesto era infatti una “statio”, ossia un posto militare collocato al sesto miliario della strada che collegava Concordia con il Norico.
Conobbe un significativo sviluppo con la dominazione longobarda, ma fu poi piegata dalle scorrerie degli Ungheri.
Nel Medioevo visse un periodo di grande splendore con l’annessione dell’Abbazia e dei suoi territori al dominio feudale del Patriarcato di Aquileia fino a quando, Venezia, invase militarmente il Friuli nel 1418. Con il trattato di Campoformido, nel 1797, si pose fine alla vita della Repubblica Veneta e nell’Ottocento il territorio di Sesto si intrecciò con le vicende del Regno Lombardo-Veneto fino all’annessione al Regno d’Italia.
L’attuale denominazione di Sesto al Reghena risale appunto al 1867, quando il Friuli venne annesso all’Italia e fa riferimento al fiume Reghena che attraversa il paese.
IL COMPLESSO ABBAZIALE
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LEGENDA1. Abbazia2. Torre campanaria3. Palazzo Comune4. Edificio detto”della cancelleria”5. Torre ingresso
6. Residenza abate 7. Chiesa primitiva |
Si accede alla piazza dell’Abbazia sotto passando un robusto torrione, unico superstite di sette che difendevano le mura, detto del ponte levatoio, oggi sede dell’Associazione Pro Sesto; di fronte appare la massiccia torre vedetta scandita da lesene (1050 ca.), trasformata in campanile; a sin. l’antica cancelleria abbaziale (ora scuola materna); a destra la residenza degli abati (oggi sede municipale), costruzione di impianto rinascimentale sulla cui facciata si conservano gli stemmi affrescati di cinque abati commendatari. A sinistra di quest’ultima l’entrata e il corpo dell’abbazia.
ABBAZIA DI SANTA MARIA IN SYLVIS
Fondata nel 730-735, appartenne dal 762 ai Benedettini. Nonostante la caduta del regno longobardo nel 774 e la ribellione avvenuta nel Ducato del Friuli nel 776 duramente repressa dai Franchi, l’abbazia mantenne ed accrebbe la sua importanza anche in seguito, perché Carlo Magno, in veste di re dei Longobardi, nel 781 concesse all’abate Beato un diploma di conferma di tutte le proprietà già accumulate in precedenza e vi aggiunse anche l’esenzione da ogni ingerenza politica, giurisdizionale o fiscale da parte delle autorità laiche.
Nell’899 gli ungari la rovinarono, ma l’abbazia risorse nel X secolo e venne fortificata. Nel 967 l’imperatore Ottone I donò l’abbazia a Rodoaldo, Patriarca di Aquileia. Negli anni seguenti la crescita economica dell’abbazia garantisce agiatezza e floridità ai monaci ed agli abati, tanto che verranno commissionate opere architettoniche, pittoriche e scultoree rivolte ai migliori artisti operanti nell’area veneto-friulana. Anche la fama e la potenza dell’abate di Sesto crebbero in proporzione, acquistando sempre maggiore prestigio nell’ambito del Patriarcato di Aquileia; nel 1182 un abate, Goffredo divenne patriarca.
Dal 1441 al 1786 l’abbazia divenne commenda; il primo abate commendatario fu il cardinale Pietro Barbo, che successivamente divenne papa, ma anche nei successivi secoli appartenne molto spesso a nobili famiglie veneziane. Nel 1818 la giurisdizione religiosa tornò alla diocesi di Concordia e, infine, l’abbazia fu ristabilita nel 1921.
Per pernottare:
sarà possibile pernottare presso l’Hotel In Sylvis (Ristorante Abbate Ermanno) – Piazza Aquileia nr. 15 – Sesto al Reghena (tel 0434694911 – 0434694950 – fax 0434694990 – e-mail insylvis@hotelinsylvis.com
(camera matrimoniale uso singolo con colazione a buffet € 65,00-).
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pordenone è composto dai seguenti Avvocati: avv. Giancarlo Zannier, Presidente, avv. Benedetta Zambon, Segretario, avv. Fausto Tomasello, Tesoriere, avv. NIsco Bernardi, avv. Matteo Brovedani, avv. Graziella Cantiello, avv. Federico Capalozza, avv. Mauro Capuzzo, avv. Chiara Coden, avv. Stefano Corsini, avv. Aldo Masserut, avv. Riccardo Muz, avv. Sara Rizzardo, avv. Rosanna Rovere, avv. Anna Tomasini, Consiglieri.
Il sito web del Consiglio può essere consultato all’indirizzo www.ordineavvocatipordenone.it