L’Unione Triveneta dei Consigli degli Ordini degli Avvocati, rappresentativa di sedici Ordini e di oltre quattordicimila iscritti agli albi, riunita in Belluno il 9 e 10 luglio 2010,
ATTESA
la situazione di gravissima crisi in cui versa la Giustizia, divenuta da tempo ed a tutti gli effetti un’emergenza sociale a causa dell’inefficienza della giurisdizione;
CONSIDERATO
il comportamento a dir poco sconcertante tenuto dall’attuale Governo, che, al pari di quelli che l’hanno preceduto non sembra in alcun modo interessato ad intervenire in modo serio e responsabile, preferendo il ricorso ad iniziative di natura emergenziale del tutto inidonee ad incidere effettivamente le ragioni della crisi;
SOTTOLINEA
Il disegno sotteso a tali improvvide iniziative, caratterizzato dalla scelta di ovviare all’inefficienza della giurisdizione non investendo nella stessa, ma “privatizzando” la Giustizia e così, tra l’altro, sostituendo il Giudice con arbitri, notai, commercialisti, o ausiliari vari di altra natura;
DENUNCIA
1) i continui interventi disorganici sul processo civile, assunti senza il necessario confronto con i soggetti della giurisdizione che poi dovrebbero applicarli, quale il recente emendamento alla manovra finanziaria, presentato dal Governo e precipitosamente ritirato nel giro di 24 ore, tanto palesemente inammissibile sul piano regolamentare, quanto devastante sul piano dei diritti dei soggetti del processo;
2) che le riforme ripetutamente annunciate in materia penale siano rimaste del tutto inattuate;
3) lo stallo della riforma della legge professionale forense, nonostante la stessa rappresenti un irrinunciabile presupposto della rifondazione della Giustizia;
4) che la seria crisi economica in atto nel Paese colpisce anche l’Avvocatura, rendendo improcrastinabili interventi di sostegno in particolare per i giovani avvocati;
INVITA
Il Governo e in particolare il Ministro della Giustizia a prendere atto, a ogni effetto, di quanto sopra, assumendosi le conseguenti responsabilità politiche;
DICHIARA
che l’Avvocatura triveneta è pronta a fare la propria parte in un serio progetto di recupero di efficienza e di credibilità della Giustizia, a cominciare da un responsabile impegno per il successo della mediazione (pur non abdicando alle richieste di modificazione della relativa disciplina avanzate), purché ciò avvenga nell’effettivo interesse dei cittadini e non in quello esclusivo dei poteri forti;
INVITA
i sedici Ordini del Triveneto a pubblicizzare il presente comunicato tra gli iscritti ed a mezzo conferenze stampa e auspica iniziative congiunte delle rappresentanze nazionali dell’Avvocatura – istituzionale, politica ed associative –a cui l’Unione esprime sin d’ora sostegno;
RICHIEDE
un immediato chiarimento circa le ragioni dell’inaccettabile fermo della trattazione parlamentare del progetto di riforma professionale, nonostante le ampie e reiterate assicurazioni ricevute da tutte le forze politiche e del Ministro.