L’Unione Triveneta dei Consigli degli Ordini degli Avvocati
EVIDENZIATO
che il primo gennaio 2020 è prevista l’entrata in vigore della Legge n.3/2019, art. 1 c1, lett. d,e,f definita legge “Spazzacorrotti” che introdurrà l’interruzione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado, prescindendo dall’esito della stessa;
RIBADITO
che la riforma, coralmente contestata dalle rappresentanze tutte dell’Avvocatura nonchè dall’Accademia e dal Consiglio Superiore della Magistratura, si pone in contrasto con il principio della ragionevole durata del processo di cui all’art. 111 della Costituzione Italiana e all’art. 6 della C.E.D.U., posto che il cittadino, sia esso imputato che parte offesa dal reato, resterebbe in balia della giustizia penale per un tempo indefinito, cioè fino a quando lo stato non sarà in grado di celebrare definitivamente il processo che lo riguarda;
OSSERVATO
-che la modifica in tema di “prescrizione”, altresì in contrasto con le reiterate condanne che Corte EDU ha inflitto all’Italia per le violazioni dell’articolo 6.1 della Convenzione Europea, che sancisce il diritto per ogni cittadino ad un processo equo in tempi ragionevoli, appare ancor più anacronistica in ragione del recente richiamo impartito al nostro Paese in tema di ergastolo ostativo, di cui all’art. 4-bis dell’ordinamento penitenziario, cd. “fine pena mai”, introducendo, di fatto, un “fine processo mai”;
VISTA
la delibera del 30 settembre 2019, assunta dalla Giunta dell’Unione Camere Penali con la quale è stata proclamata l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale dal 21 al 25 ottobre del corrente anno;
ESPRIME
il proprio appoggio all’iniziativa, condividendo l’intento di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni alla drammaticità della situazione che la modifica in tema di prescrizione potrà generare poiché l’attesa di giustizia è essa stessa una pena non degna di uno stato civile, democratico e liberale;
AUSPICA
che all’estensione aderiscano i Colleghi tutti, sia nel settore penale che in quello civile e amministrativo, questi ultimi limitatamente alla giornata del 25 ottobre 2019 e che presso le singole realtà territoriali, in coincidenza con l’astensione, vengano assunte iniziative volte ad informare la cittadinanza delle ragioni per le quali l’Avvocatura ha indetto la protesta;
INVITA
il Consiglio Nazionale Forense e l’Organismo Congressuale Forense ad assumere ogni iniziativa ritenuta opportuna volta al mantenimento del testo di cui all’art.159 c.p. attualmente in vigore.
Si comunichi al Consiglio Nazionale Forense, all’Organismo Congressuale Forense, alla Cassa Forense, alle Unioni Camere Penali, alle Unioni Regionali, al Ministro della Giustizia, al Presidente del Consiglio, al Presidente del Senato, al Presidente della Camera, ai Parlamentari del Triveneto e se ne dia pubblicazione sul sito.
Venezia 21 ottobre 2019
La Presidente dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine
avv. Alessandra Stella