L’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati
LETTO
– il Decreto n. 163 del 1° Ottobre 2020, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 12 dicembre 2020, con il quale il Ministero di Giustizia, novellando il D.M. 12 agosto 2015, n. 144, ha varato la nuova disciplina delle specializzazioni forensi;
CONSIDERATO
che tale Decreto, richiesto dall’Avvocatura e frutto di un iter lungo e travagliato, è stato oggetto di impugnazione avanti al TAR da parte di alcuni Ordini;
OSSERVATO
che, pur condividendo nel merito alcuni rilievi svolti in dette impugnazioni, con riferimento ad aspetti meritevoli di miglioramento, sia in merito alla individuazione dei singoli ambiti di specializzazione che con riguardo a ulteriori previsioni, tese in particolare a sminuire il ruolo degli Ordini, il metodo dell’impugnativa avanti l’Autorità giudiziaria di provvedimenti richiesti dall’Avvocatura stessa, e pur perfettibili, è modalità operativa non condivisibile, in quanto idonea a creare nocumento per l’Avvocatura tutta e per la sua immagine, rischiando di far percepire un messaggio comunicativo di conservatorismo e arroccamento su posizioni di retroguardia contraria al cambiamento e all’adeguamento della categoria alle mutate esigenza socio-economico-culturali;
RILEVATA
l’esigenza di non interrompere il percorso avviato per la riforma delle specializzazioni e di istituire a tal fine un tavolo per la individuazione degli aspetti che siano possibile oggetto di miglioramento, funzionale al superamento delle criticità da più parti evidenziate;
LETTA
la nota illustrativa del Consiglio Nazionale Forense in tema di conseguimento del titolo di specialista per comprovata esperienza;
INVITA
gli Organi rappresentativi apicali dell’Avvocatura, Consiglio Nazionale Forense e Organismo Congressuale Forense, ad attivarsi per quanto di loro competenza e a sollecitare le Istituzioni a adottare tutte le iniziative necessarie e idonee a dare concreta attuazione alla riforma delle specializzazioni forensi;
CHIEDE
nel contempo, la convocazione di un tavolo per l’individuazione delle criticità e delle soluzioni più adatte per risolverle; per intervenire, tanto con gli strumenti già previsti dal Decreto che in sede di revisione dei settori di specializzazioni, al fine di identificare i settori stessi in modo più conforme agli effettivi ambiti di competenza; per fornire chiarimenti in merito alle modalità di organizzazione dei percorsi formativi la cui finalità è quella di assicurare una quanto più ampia possibile offerta formativa;
CONFIDA
che tutte le Istituzione rappresentative l’Avvocatura, Consiglio Nazionale Forense, Organismo Congressuale Forense, Ordini Circondariali, Unioni Regionali ed Associazioni Specialistiche maggiormente rappresentative, ciascuna per le rispettive competenze e prerogative, contribuiscano affinché vengano adottate soluzioni condivise che garantiscano la concreta ed immediata attuazione delle specializzazioni forensi.
Si comunichi al Ministro di Giustizia, al Consiglio Nazionale Forense, all’Organismo Congressuale Forense, alla Cassa di Previdenza Forense, ai Presidenti della Commissioni Giustizia di Camera e Senato, alle Unioni Regionali, alle Associazioni Specialistiche maggiormente rappresentative.
Venezia, 4 marzo 2021
La Presidente, avv. Alessandra Stella